Solo 8 game lasciati da Nole al francese per conquistare gli ottavi, mentre il tedesco ¨¨ eliminato dal connazionale Kohlschreiber. Cilic a fatica su De Minaur
Dopo Rafa e dopo Roger, anche Novak Djokovic giunge puntuale all’appuntamento con gli ottavi di finale dell’Open degli Stati Uniti. La sua, contro il francese Richard Gasquet, ¨¨ una passeggiata di salute o un semplice allenamento dai ritmi leggermente pi¨´ serrati, ma dal risultato gi¨¤ scritto: 6-2 6-3 6-3 che vale a Nole l’undicesima qualificazione consecutiva al quarto turno di questo torneo. Il francesino fa di tutto pur di rimanere il pi¨´ possibile attaccato al match: si procura subito due palle break che il serbo gli nega con altrettanti vincenti dal fondo. Poi tocca a Gasquet salvare tre palle break con Nole ben piantato dentro al campo a comandare gli scambi. Il francese si salva ancora, ma nel successivo turno di battuta il serbo prende inevitabilmente il largo e la partita assume i contorni di un vero e proprio assedio. Sul 5-2 Gasquet annulla un set point con una smorzata da applausi, ma alla seconda occasione Nole tira fuori il rovescio lungolinea per chiudere il set. Gasquet si inabissa anche nel secondo set, impossibilitato a trovare soluzioni che possano mettere in affanno un Djokovic tornato magicamente ai vecchi tempi. Il gioco del campione di Wimbledon ¨¨ asfissiante e un brevissimo tempo passa dal 3-0 al 6-3. Nel terzo set il serbo tira un po’ il freno, ma non abbassa certo il ritmo. Il break decisivo matura presto, poi Nole torna a concedere la palla break al francese che non sfrutta il momento per rientrare in partita. Nole non concede pi¨´ nulla e sul 5-3 chiude con un secondo break dopo 2 ore e 14 minuti di puro godimento. Sul tabellino del serbo finiscono 3 ace, 2 doppi falli, il 63% di prima (75% e 65% le due percentuali di realizzazione sulla prima e sulla seconda), 5 palle break offerte e cancellate, 32 vincenti, 25 gratuiti e 105 punti totali contro gli appena 75 del francese. Prima dell’attesissima sfida dei quarti con Federer (che sar¨¤ impegnato contro l’australiano John Millman), Djokovic avr¨¤ il portoghese Joao Sousa che ha battuto per 7-6 4-6 7-6 7-6 il francese Lucas Pouille. A decidere l’incontro i tre tie break vinti da Sousa: il primo per 7 punti a 5, il secondo per 7 punti a 4 e il terzo ancora per 7 punti a 5.
zverev out —
Si trasforma di brutto in un misero palliativo la cura che Ivan Lendl aveva preparato minuziosamente per Alexander Zverev. Il tedesco dalle uova d’oro continua a inanellare un brutto risultato dopo l’altro e nella nottata newyorkese rimedia l’ennesima figuraccia della carriera targata Slam perdendo in quattro set contro il connazionale Philipp Kohlschreiber (6-7 6-4 6-1 6-3 lo score conclusivo). Eppure Zverev inizia meglio: ¨¨ il primo a fare il break che per¨° non mantiene, poi ne fa un altro che lo manda a servire per il set. Ma qui, in modo sciagurato, si scaraventa a rete senza ragionare. E il 34enne Kohlschreiber lo infila con una paio di passanti aggrappandosi al tie break. Sasha per¨° lo gioca divinamente: 6-0 e poi chiusura al secondo set point per 7-1. Philipp ha l’esperienza di un professore universitario, avendo combattuto per tutta la carriera contro tipi come Federer, Nadal, Djokovic e Murray. Se ne sta bello tranquillo ad aspettare il momento giusto che arriva puntuale nel decimo gioco del secondo set. Zverev accusa la tensione di servire per rimanere nel set e concede al rivale tre palle break che Kohlschreiber non si fa scappare. Siamo in perfetta parit¨¤, ma nella testa di Zverev il match ¨¨ gi¨¤ finito. Il giovane tedesco si irrigidisce, parla a vanvera al suo angolo senza pi¨´ ragionare di cose serie: Kohlschreiber sembra un marziano, non sbaglia pi¨´ nulla, chiude agile 6-1 il terzo e poi allunga anche nel quarto chiudendo in 3 ore e 9 minuti l’incontro che gli spalanca, per la seconda volta in carriera dopo i quarti del 2012, la porta della seconda settimana di gare a Flushing Meadows. Devastanti i numeri di Sasha che chiude con 53 gratuiti, 7 doppi falli, appena il 60% dei punti fatti con la prima e solo 3 palle break sfruttate su 13. Agli ottavi il tedesco avr¨¤ Kei Nishikori che ha imposto lo stop all’argentino Diego Schwartzman (6-4 6-4 5-7 6-1 per il nipponico). Avanti anche David Goffin che in tutta tranquillit¨¤ ha liquidato in tre set il tedesco Jan Lennard Struff (6-4 6-1 7-6).
cilic si salva —
Si ¨¨ salvato per il rotto della cuffia invece Marin Cilic, impegnato per 4 ore dall’australiano Alex De Minaur. Due set giocati malissimo da Cilic hanno mandato in paradiso il giovane aussie: solo a questo punto il croato ha ritrovato gli automatismi per mettere alle corde De Minaur: Cilic ha recuperato i due set di svantaggio ed ¨¨ volato avanti 5-2 al quinto. Qui, sul servizio di De Minaur, il croato ha sprecato i primi 3 match point consecutivi facendosi recuperare da 0-40. Poi sul 5-3 ¨¨ andato a servire per il match facendosi breakkare da un De Minaur scatenato che ha compiuto l’impresa di raggiungerlo sul 5 pari annullandogli 6 match point. Cilic ha tenuto a zero il game per il 6-5 e poi De Minaur, senza pi¨´ energie, ¨¨ andato nuovamente sotto 0-40. E’ stato bravo ad annullare anche il settimo match point, ma ¨¨ capitolato all’ottava occasione allo scadere esatto della quarta ora di gioco quando a New York erano le 2 e 22 della notte. Nella storia del torneo sono 3 match sono finiti pi¨´ tardi, ma di appena 4 minuti: si sono conclusi alle 2:26 della notte Nishikori-Raonic il 1¡ã settembre 2014, Kohlschreiber-Isner il 2 settembre 2012 e Wilander-Pernfors il 4 settembre 1993. Con la sconfitta di Schwartzman, Fognini salva il suo virtuale nuovo best ranking: sar¨¤ per la prima volta numero 12 del mondo (la stessa classifica ottenuta da Paolo Bertolucci nel 1973) se Nishikori non approda in semifinale. Oggi in campo gli ottavi della parte alta: sul centrale in diurna Nadal-Basilashvili e in serale Del Potro-Coric. Sull’Armstrong Thiem-Anderson e Isner-Raonic. Domani sar¨¤ la volta di Federer e Djokovic: per lo svizzero c’¨¨ John Millman, per il serbo Joao Sousa: gli altri due match Kohlschreiber-Nishikori e Goffin contro Cilic.
Luca Marianantoni
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