La 32enne medaglia di bronzo a Parigi e vincitrice delle Finals di doppio rivela: "Ho il privilegio di sentirmi una sopravvissuta. Racconto questa storia perch¨¦ la prevenzione salva vite"
"Come pu¨° qualcosa di cos¨¬ piccolo causare un problema cos¨¬ grande?". La riflessione di Gabriela Dabrowski parte da una domanda che in tanti, troppi, si sono dovuti porre. "? quello che mi sono chiesta quando a met¨¤ aprile mi hanno diagnosticato un cancro al seno". Ha scelto i social, la tennista 32enne canadese, per raccontare il dramma personale affrontato negli ultimi mesi. Un lungo post su Instagram che diventa diario di sofferenza e rinunce, sinonimo di battaglia quotidiana, nemico da battere prima ancora di un avversario dall'altra parte della rete. Il 2024 di Dabrowski l'ha vista esplodere di gioia alle Olimpiadi di Parigi, dove la canadese, nel doppio misto con Felix Auger-Aliassime, ha conquistato la medaglia di bronzo. Un successo che assume dimensioni titaniche, considerato che la 32enne ha vinto quel bronzo proprio mentre si sottoponeva alle cure. L'altra faccia (drammatica) di una medaglia difficile da dimenticare in ogni senso.
sopravvissuta
¡ª ?Dabrowski ha raccontato di essersi accorta della malattia nella primavera del 2023, quando "ho sentito un nodulo al seno sinistro durante un autoesame. Un medico mi disse che non era nulla e di non preoccuparmi. Ma nella primavera del 2024 ho sentito che il nodulo si era ingrandito, mi sono sottoposta ad alcuni esami. Ricordo la chiamata del radiologo che aveva osservato le fotografie, mi spiegava che non poteva trattarsi di una cisti a causa della sua forma e della sua evoluzione. E sono arrivati i risultati preliminari: cancro. Una parola che non ti aspetti mai di sentire: in un attimo la tua vita o quella di una persona cara viene stravolta¡±. E poi un passaggio sul senso di questa riflessione: la canadese ha scelto di condividerla ¡°perch¨¦ la prevenzione salva vite: voglio sottolineare la qualit¨¤ della vita che si pu¨° mantenere quando il cancro viene individuato a livello precoce, quando di te si prendono cura medici altamente qualificati e quando ci si circonda di persone che ci sostengono veramente. Mi sento fortunata ad avere il lusso di poter raccontare tutto questo. ? un privilegio potermi definire una sopravvissuta. Adesso vedo la vita tramite la lente della gratitudine¡°.
sorriso genuino
¡ª ?La stagione di Dabrowski, nonostante il dramma della diagnosi di cancro in primavera, l'ha vista saltare solo un mese per via delle cure, fra aprile e maggio, quando, prima di Wimbledon, si ¨¨ sottoposta a due interventi chirurgici. Poi il complicatissimo ritorno in campo: "Non riuscivo neanche a sollevare il braccio sinistro: in allenamento il coach Patrick lanciava la pallina al posto mio, quando era il momento di servire". E poi l'incredibile seconda parte di stagione: il bronzo a Parigi con Aliassime e anche il trionfo alle Finals di Riad con Erin Routcliffe nel doppio, dopo aver superato tra le altre anche la coppia Errani/Paolini durante la fase a gironi. Gabriela Dabrowski ha vinto la sua battaglia pi¨´ importante: "Per molto tempo non sono stata pronta a espormi alle eventuali attenzioni e domande. Volevo gestire la situazione in privato, informando solo le persone a me pi¨´ vicine. Avevo paura che il cancro diventasse per sempre parte della mia identit¨¤. Ora non mi sento pi¨´ cos¨¬. Quando la minaccia di perdere tutto quello per cui avevo lavorato per tutta la vita ¨¨ diventata una reale possibilit¨¤, ho iniziato ad apprezzare autenticamente ci¨° che avevo. Se mi avete visto sorridere negli ultimi sei mesi in campo, sappiate che ¨¨ stato tutto genuino. Per questo al cancro dico ¡°vaff¡.o, ma anche grazie".
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