Prime medaglie azzurre a Novi Sad, ma per Daniele ¨¨ amaro il secondo posto: battuto 15-14 nella finale del fioretto maschile da Cheremisinov, battuto un anno fa a Tbilisi nella sfida per l'oro continentale. Il russo ¨¨ il giustiziere degli azzurri, avendo battuto Giorgio in semifinale
Subito due medaglie, ma agli Europei di Scherma di Novi Sad il sorriso ¨¨ un po' cos¨¬ per l'Italia. perch¨¦ la medaglia d'argento di Daniele Garozzo e quella di bronzo di Giorgio Avola nel fioretto maschile hanno retrogusto amarissimo. Entrambi gli azzurri si sono arresi al russo Alexey Cheremisinov, che ha battuto Giorgio in semifinale e Daniele in finale, con l'ultimo att deciso all'ultimo assalto per un 15-14 difficile da digerire. Entrambi sul podio, europeo, come a Tblisi 2017, ma un anno fa Garozzo, olimpionico a Rio 2016, aveva conquistato l'oro battendo proprio Cheremisinov, che stavolta ¨¨ re con una super rimonta nella finalissima. In precedenza il russo aveva piegato Avola 15-12. per Giorgio ¨¨ il terzo bronzo europeo di fila dopo quelli conquistati a Torun 2016 e, come detto, Tbilisi 2017. Garozzo era arrivato in finale, grazie al successo contro il ceco Alexander Choupenitch in semifinale, col punteggio di 15-11. L'azzurro, dopo la fase a gironi in cui aveva vinto tutti gli assalti, superando dapprima lo svedese Ahlstedt per 15-3, poi avendo ragione dell'ungherese Meszaros per 15-7 e quindi vincendo per 15-8 il match contro l'italo-turco Martino Minuto. Ai quarti di finale si era poi aggiudicato il match contro il russo Zherebchenko, anche in questo caso, col punteggio di 15-8. Giorgio Avola sale invece sul terzo gradino del podio al termine di un match, contro il neo campione continentale Cheremisinov, in cui l'azzurro aveva recuperato anche un passivo di sei stoccate, portandosi finanche sul 13-13 che per¨° si ¨¨ trasformato in un 14-12 dopo la ricostruzione arbitrale al video arbitraggio. Il siciliano si era garantito un posto sul podio dopo che, ai quarti, aveva messo a segno la stoccata del 15-14 contro il francese Pauty. La giornata di Avola era iniziata con una fase a gironi non eccellente, a cui per¨° aveva fatto seguito uno scatto d'orgoglio che lo aveva portato ad aver ragione dapprima del polacco Rzadkowski col punteggio di 15-5, poi dello spagnolo Llavador per 15-13 e quindi del britannico Richard Kruse col netto score di 15-2. Si ferma invece ai piedi del podio Andrea Cassar¨¤, fuori agli ottavi Alessio Foconi (15-12 dal francese Maxime Pauty).
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Male invece l'avventura delle sciabolatrici azzurre. Le migliori delle azzurre sono Irene Vecchi e Martina Criscio, che escono sconfitte entrambe nel tabellone degli ottavi di finale. Titolo alla russa Sofya Velikaya.
Gasport
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