Sara, dopo essere stata fermata dai giudici a Rio 2016, si ¨¨ reinventata per il peggioramento della sclerosi e a Tryon ha dominato portando a casa due ori: “Essere candidata insieme a tanti campioni ¨¨ gi¨¤ magnifico”
“La nomination ¨¨ stata del tutto inaspettata! Mi sento gi¨¤ onorata di essere stata scelta tra le candidate assieme ad atleti di un tale calibro!”. Sara Morganti ¨¨ cos¨¬. Straordinaria nella sua grandezza e nella sua umilt¨¤. Epper¨° una nomination ai Gazzetta Awards nella categoria “Atleta paralimpico” era inevitabile per un’amazzone che nel 2018 ha portato a casa due ori mondiali nonostante un sacco di cose. E dopo tanto, tanto altro. Che avrebbe distrutto chiunque. Non Sara, regina a Tryon, in North Carolina, dove ha dominato in sella a Royal Delight sia l’Individual Test sia il Freestyle ai World Equestrian Games. Sara, molto semplicemente, ¨¨ una guerriera.
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Sara Morganti e Royal Delight a Tryon durante l’esercizio da oro mondiale
anno tostissimo —
L’amazzone toscana a Tryon ha chiuso il cerchio e cancellato un mare di delusioni, l’ha fatto nonostante un mare di difficolt¨¤. Perch¨¦ la sclerosi multipla ¨¨ una brutta bestia, che quando decide di alzare il livello di difficolt¨¤ nei gesti quotidiani va avanti senza preavviso. E ti costringe a rivedere tutti i tuoi movimenti. Figuriamoci per un’atleta che gareggia insieme a un cavallo - in questo caso l’eroina si chiama Royal Delight -, che deve a quel punto reimparare a gestire i comandi rivisitati data la situazione. E deve farlo in modo impeccabile. In fretta, perch¨¦ i Mondiali non aspettavano. E tutto questo nell’anno di un trasloco da fare mentre Stefano, il marito di Sara conosciuto da adolescente quando l’azzurra gareggiava nel salto ostacoli e ancora non aveva incontrato la malattia, ¨¨ un militare ed ¨¨ stato mesi in missione. Tutto dovendo anche lavorare, quindi col tempo da rubare quotidianamente alle mille cose da fare. Eppure... “Tutto ¨¨ diventato pi¨´ difficile, ma ho dimostrato che si pu¨° fare”. Sorride felicissima la campionessa azzurra.
la rivincita — Sara, 42 anni compiuti a marzo, due anni fa stava per dire basta. Arriv¨° ai Giochi di Rio da numero 1 del ranking mondiale di paradressage. Lei e Royal Delight avrebbero dovuto azzannare il mondo. Due anni prima, ai Mondiali di Caen, avevano portato a casa un oro e un argento. Invece... Il giorno prima del debutto ai Giochi i veterinari fermarono Royal per una “leggera zoppia” francamente inspiegabile. Tutto il mondo dell’equitazione rimase di sasso, perch¨¦ proprio nessuno cap¨¬. Ricorsi, lacrime, rabbia. Tutto inutile. In questi due anni Sara ¨¨ ripartita alla grande. “Volevo smettere. Non avendo partecipato ai Giochi persi anche il contributo Coni. Ho dovuto cercare un lavoro per affrontare adeguatamente la preparazione. Ora lavoro come segretaria di un’agenzia assicurativa. Un part time: poi tutti i pomeriggi sono in sella. Ho pensato che nella vita ho dovuto affrontare cose ben pi¨´ difficili. Non potevo fermarmi cos¨¬”. Ed eccoci qua. Al termine di due anni pazzeschi, aiutata da due tecnici straordinari come Laura Conz e Alessandro Benedetti, Sara ha qualificato non uno, ma tre cavalli per Tryon: anche Ferdinand e Lucky One, coi quali lavora all’Equestrian Center Terre Brune di Coltano (Pisa). “Con questi due ori, ho finalmente dimenticato la beffa di Rio, una ferita rimarginata”.
la rivincita — Sara, 42 anni compiuti a marzo, due anni fa stava per dire basta. Arriv¨° ai Giochi di Rio da numero 1 del ranking mondiale di paradressage. Lei e Royal Delight avrebbero dovuto azzannare il mondo. Due anni prima, ai Mondiali di Caen, avevano portato a casa un oro e un argento. Invece... Il giorno prima del debutto ai Giochi i veterinari fermarono Royal per una “leggera zoppia” francamente inspiegabile. Tutto il mondo dell’equitazione rimase di sasso, perch¨¦ proprio nessuno cap¨¬. Ricorsi, lacrime, rabbia. Tutto inutile. In questi due anni Sara ¨¨ ripartita alla grande. “Volevo smettere. Non avendo partecipato ai Giochi persi anche il contributo Coni. Ho dovuto cercare un lavoro per affrontare adeguatamente la preparazione. Ora lavoro come segretaria di un’agenzia assicurativa. Un part time: poi tutti i pomeriggi sono in sella. Ho pensato che nella vita ho dovuto affrontare cose ben pi¨´ difficili. Non potevo fermarmi cos¨¬”. Ed eccoci qua. Al termine di due anni pazzeschi, aiutata da due tecnici straordinari come Laura Conz e Alessandro Benedetti, Sara ha qualificato non uno, ma tre cavalli per Tryon: anche Ferdinand e Lucky One, coi quali lavora all’Equestrian Center Terre Brune di Coltano (Pisa). “Con questi due ori, ho finalmente dimenticato la beffa di Rio, una ferita rimarginata”.
voglia di giochi —
Ora i comandi a Royal Delight Sara li d¨¤ muovendo la testa variando il peso del corpo in sella, parlando e usando due fruste per tenere la compagna di gara sui binari. La prestazione da oro mondiale ha commosso tutti. Perch¨¦ la prova con musica ¨¨ stata perfetta ed emozionante. E perch¨¦ tutti, ancora oggi, non si capacitano che un’atleta cos¨¬ non abbia potuto giocarsela a un’Olimpiade dopo un quarto posto beffa a Londra 2012. L’abbraccio di tutti gli atleti, di tutto il mondo, per Sara Morganti dopo il podio di Rio, vale tanto quanto i due ori di Tryon.
Nicola Melillo
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