Oggi ricorre il 77¡ã anniversario della nascita del grande campione dei massimi: in “Muhammad Ali, il pugno di Dio” Paolo Marcacci omaggia il campione e personaggio iconico anche fuori dal ring. Intanto la citt¨¤ natale gli intitola l’aeroporto
Muhammad Ali avrebbe compiuto 77 anni. Louisville, dove nacque il 17 gennaio 1942, ha intitolato l’aeroporto al pugile pi¨´ grande, una delle icone dello sport mondiale di sempre. In Italia ¨¨ uscito “Muhammad Ali, il pugno di Dio” scritto da Paolo Marcacci, omaggio al pugile nato Cassius Clay prima della conversione all’Islam, al rifiuto della guerra (disse no al Vietnam). L’unico ad essere diventato celebre e campione dei pesi massimi con due nomi diversi. Una leggenda. Ali ¨¨ morto il 3 giugno 2016 in Arizona dopo aver convissuto col morbo di Parkinson.
Nel suo libro, Marcacci narra l’epopea pugilistica, il prodigio atletico che Ali ha incarnato e la sorprendente evoluzione del suo modo di combattere. Il tutto raccontato anche attraverso le storie dei suoi grandi avversari, Joe Frazier in testa, che non sono stati soltanto degni avversari, ma uomini che hanno speso tutto ci¨° che avevano per contrapporsi, non solo sul quadrato, al pi¨´ grande, nutrendone proprio per questo la leggenda.
Ma pi¨´ speciale del campione ¨¨ stato l’uomo, che attraverso le sue scelte e il suo orgoglio ha scritto una storia molto pi¨´ grande della propria: quella di un’America della quale Ali ha preso a pugni la resistenza ai cambiamenti che l’epoca imponeva. Marcacci ha scelto di cimentarsi con la pi¨´ bella e inimitabile parabola sportiva e umana dell’era contemporanea, per un motivo in particolare: perch¨¦ una storia irripetibile diventa ancora pi¨´ bella, ogni volta che la si racconta.
Gasport
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