Incontro di un’ora e mezza a Palazzo Chigi tra il sottosegretario e il n. 1 dello sport italiano: apertura sui tempi, ma la riforma che riduce il ruolo dell’ente si far¨¤. Anche se nel 2019 la divisione delle riforme gli spetter¨¤ ancora
Il dialogo, e questo non era un risultato scontato, ¨¨ cominciato. Ma la strada per giungere a un esito positivo del negoziato ¨¨ ancora piuttosto lunga. E’ l’impressione che si ricava dagli sguardi e dalle parole di Giancarlo Giorgetti e Giovanni Malag¨°, a confronto per un’ora e mezza sul tema della riforma, inserita nella bozza della legge di bilancio, che riduce il ruolo del Coni e promuove la nascita di una nuova societ¨¤ per lo sviluppo dello sport italiano, la Sport e Salute S.p.A. , di nomina governativa. Intanto c’¨¨ una prima apertura sui tempi, il sottosegretario “vigilante” ha parlato di due mesi di discussione e soprattutto ha chiarito che la divisione delle risorse per il 2019 spetter¨¤ ancora al Coni. Malag¨° dal canto suo si ¨¨ augurato che come con tutte le bozze “ci possano essere delle modifiche”. In questo anche Giorgetti ha ricordato che “la bozza non ¨¨ il vangelo e si pu¨° migliorare”, ma naturalmente c’¨¨ da capire quale sar¨¤ il livello di disponibilit¨¤ del Governo sui cambiamenti. Malag¨° ha poi elogiato alcune delle misure contenute del provvedimento (bonus per chi investe nei vivai, entit¨¤ del finanziamento corrispondente a un terzo delle entrate fiscali prodotte dal sistema sport) tenendosi distante per¨° dalle parti che ridisegnano la governance del Coni. Ma lo sport aveva bisogno di tutto questo? “Penso proprio di no”, ha risposto Malag¨°.
NUOVA “MISSION” —
Giorgetti, che ha parlato a margine della consegna delle onorificenze del basket paralimpico a Palazzo Chigi, ha spiegato che la riforma, “chiamiamola riforma e non rivoluzione, certe volte ci sono delle enfatizzazioni eccessive”, viene dal contratto di governo Lega-5 Stelle. Ma c’era bisogno di cancellare la Coni Servizi? “Non viene cancellata, ma trasformata ampliandone l’oggetto. Non sar¨¤ una protesi del Coni, ma lavorer¨¤ anche per l’inclusione sociale attraverso lo sport”. La riforma sar¨¤ comunque oggetto di confronti con il mondo dello sport, e naturalmente, ci sar¨¤ una discussione anche in Parlamento. Quanto alla possibilit¨¤ che una nuova formulazione del testo possa comprendere anche il Comitato paralimpico, che ha recentemente ottenuto lo status di ente pubblico autonomo dal Coni e che lo Stato finanzia direttamente con 20 milioni di euro l’anno, Giorgetti ¨¨ stato interlocutorio: “Dobbiamo discuterne, pu¨° essere un’opportunit¨¤ ma anche un rischio”. Ma questa riforma non ¨¨ un modo della politica per mettere le mani sullo sport? “Assolutamente no. Il Coni rester¨¤ autonomo nelle scelte riguardanti la preparazione olimpica e le federazioni sportive resteranno autonome”. La trattativa ¨¨ partita, non sar¨¤ semplicissima.
Valerio Piccioni
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