Mondiali karate, altri 4 podi azzurri: l’Italia chiude a quota 10 medaglie. Benetello e Valdesi: "Movimento in continua crescita"
L’Italia chiude i Mondiali di Budapest con un bilancio assolutamente positivo di dieci medaglie conquistate: 4 argenti e 6 bronzi tra kata, kumite e parakarate. Ieri, nella giornata conclusiva della rassegna iridata sono saliti sul secondo gradino del podio la squadra di kata femminile e Valerio Di Cocco nel parakate, mentre si sono piazzati al terzo posto le squadre maschili di kata e di kumite.
ARGENTI
¡ªDopo il debutto di bronzo nel kata individuale Terryana D’Onofrio ¨¨ tornata sul tatami centrale della Papp Lazlo Budapest Arena per disputare la finalissima del kata a squadre. A completare il team azzurro Elena Roversi e Michela Rizzo, gi¨¤ campionesse europee U21. La nuovissima formazione ha sorpreso tutti con uno straordinario percorso nella fase eliminatoria culminato con la finale poi persa contro il Giappone per 47.1 a 44.3. Il distacco non rende assolutamente giustizia alla prestazione delle azzurre che hanno dimostrato di avere si un ampio margine di miglioramento, ma di essere pi¨´ che mai pronte per un brillante futuro. L’altro argento se l’¨¨ messo al collo Valerio Di Cocco ne parakate: nella categoria Weelchair Users K30 l’azzuro ha dato prova di un ottima esecuzione cedendo di poco al pi¨´ esperto egiziano Abouelnaga per 45.1 a 43.5.
BRONZI
¡ªAnche la squadra di kata maschile presentava una nuova formazione. Con Mattia Busato improntato pi¨´ sul percorso individuale (quinto posto ottenuto sabato), nel team ha fatto il suo ingresso il giovanissimo Alessio Ghinami, gi¨¤ campione mondiale juniores. Il suo talento e la grande esperienza dei due "veterani" della squadra, Alessandro Iodice e Gianluca Gallo, hanno portato l’Italia sul terzo gradino del podio battendo la Francia per 45.0 a 43.0. Una finale da cardiopalma invece per il team maschile di kumite composta da Avanzini, De Vivo, Fiore, Maresca, Marino, Martina, Minardi e Pietromarchi. Gli azzurri, campioni del mondo 2021, hanno regalato al pubblico degli incontri spettacolari contro l’Azerbaijan dove sono bastati quattro match su cinque per chiudere la pratica. Nel primo Simone Marino ha vinto 5-2, a 9 secondi dalla fine, in rimonta. Nel secondo Michele Martina ha perso 7-5, mentre nel terzo Andrea Minardi ha riportato la situazione in vantaggio vincendo 3-0. Protagonista del quarto e decisivo incontro, il capitano Luca Maresca, che ha chiuso con il punteggio di 6-3 regalando cos¨¬ all’Italia una meritatissima medaglia di bronzo.
IL BILANCIO
¡ª"Siamo molto contenti della prestazione degli azzurri - ha commentato il direttore tecnico Luca Valdesi-. Questa ¨¨ stata tra le edizioni pi¨´ importanti di sempre per numero di partecipanti e noi siamo riusciti a portare ben 8 ragazzi a disputare una finale da medaglia sia nel kata che nel kumite. Senza contare le quattro finali del parakate. Questo vuol dire che il movimento sta crescendo e che stiamo lavorando bene sia come Nazionale che come Federazione. I risultati lo dimostrano: dopo degli Europei molto positivi, siamo riusciti a confermare le ottime prestazioni anche ai Mondiali. Sapevamo che la competizione non era semplice, tutte le Nazioni erano preparate al meglio in quanto questi sono stati gli ultimi Mondiali con la formula della gara individuale e a squadre in contemporanea. Purtroppo non siamo riusciti a conquistare il metallo pi¨´ prezioso, ma come dicevo essere riusciti a portare 8 atleti in una finale da medaglia ¨¨ sinonimo che la nostra Nazionale viaggia ad un un livello molto alto e competitivo". "Questi Mondiali hanno toccato un livello altissimo non solo dal punto di vista tecnico, ma anche organizzativo - ha proseguito il vicepresidente Fijlkam settore Karate Davide Benetello-. Tutto l’entourage mondiale ne ¨¨ rimasto stupefatto. Come rappresentante della federazione italiana non posso che essere molto soddisfatto dei risultati e del continuo cammino azzurro verso obiettivi sempre pi¨´ grandi. A settembre del 2024 l’Italia ospiter¨¤ per la prima volta in assoluto una rassegna iridata, infatti a Jesolo si terranno i Mondiali giovanili, e per l’organizzazione prenderemo sicuramente spunto dalla competizione appena conclusa in Bulgaria, cercando di migliorare ancora sotto molti aspetti, visti anche i numeri che ci aspettiamo: abituati alla tappa di Youth League che ospitiamo ogni anno nella stessa location, le altre Nazioni conoscono molto bene le capacit¨¤ organizzative della Fijlkam e del comitato locale Multisport Veneto. Ora non ci resta che tornare al lavoro per il prossimo futuro, abbiamo davanti un anno molto impegnativo, ma siamo assolutamente pronti ad affrontarlo".
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