Foreman torna sul match con Ali: "Perch¨¦ ho perso? Lui era meno allenato di me..."
Mike Tyson, Joe Frazier e naturalmente la notte leggendaria di Kinshasa: intervistato da Marca, George Foreman ha ragionato sui massimi sistemi della boxe, tornando con alcuni aneddoti sul “Rumble in the Jungle” del 30 ottobre 1974 contro Muhammad Ali.
"Mi sfin¨¬"
¡ª“Quale fu la salvezza di Ali a Kinshasa?”, si ¨¨ chiesto il 71enne “Big George”, pi¨´ volte campione del mondo dei pesi massimi e medaglia d'oro ai Giochi di Citt¨¤ del Messico 1968. “Probabilmente la consapevolezza di non essere in perfetta forma, essendosi allenato sul posto per sole due settimane come ha rivelato Larry Holmes. Cos¨¬ fu costretto a cercare il modo migliore per limitare i danni e pens¨° a una strategia di contenimento. Io ero in gran forma, ma alla terza ripresa stavo gi¨¤ ansimando. E da quel momento in avanti inizi¨° a sfinirmi con la tattica del rope-a-dope (lo stile difensivo di appoggiarsi alle corde, che nel caso di Al¨¬ attut¨¬ i violenti colpi di Foreman)”. Nell'immediato post-match Foreman fu consolato da Joe Frazier, per il quale oggi spende parole di grande ammirazione: “Non ci sar¨¤ mai nessuno come lui, ci ho messo anni per avvicinarmi alla sua grandezza come uomo”.
Il rientro
¡ª“Dopo Kinshasa”, ha rievocato Foreman, “tornai a casa profondamente depresso. Poi si sa come vanno queste cose: realizzi che hai comunque messo da parte un bel po' di dollari, poi inizi a spenderli e quando ti rendi conto che stanno finendo ti dici: “Ho bisogno di altri soldi”. E l¨¬ inizi a organizzare il rientro”. Foreman glissa elegantemente sul ventilato ritorno di Mike Tyson, che qualche giorno fa ha annunciato di voler tornare sul ring per un'iniziativa benefica a favore di senzatetto e tossicodipendenti: “Ha gi¨¤ fatto abbastanza cose buone per la boxe”. E proprio Iron Mike entra nell'identikit del pugile ideale: “La potenza di Foreman, l'esplosivit¨¤ di Tyson, il diritto di Lewis, il gancio di Bowe e la forza di Ali”.
Gasport
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