Azzurrini da record ai Mondiali cadetti a Sarajevo
Sono dei giovani azzurri da record quelli che ieri a Sarajevo hanno concluso le gare individuali dei campionati del mondo cadetti di judo. Con il secondo posto nei 70 kg ottenuto dalla diciassettenne lombarda Serena Ondei infatti, la squadra azzurra guidata da Francesca Campanini, Massimiliano Pasca, Alessandro Comi e Luca Ravanetti, ha chiuso i Mondiali cadetti con un bilancio di cinque medaglie ed otto atleti piazzati fra i primi sette.
Il primato
¡ªPer l’Italia cadetti questo ¨¨ il bilancio mondiale pi¨´ ricco di sempre, pi¨´ dell’edizione 2019 ad Almaty, quando le medaglie furono quattro e dieci gli atleti piazzati e quella del 2015 a Sarajevo con tre medaglie e sei piazzati entro il settimo posto. Ma a Sarajevo 2022 la giovane Italia ha saputo migliorare ancora, con cinque medaglie, una d’oro con la romana Gaia Massimetti, prima nei 52 kg, una d’argento con la bergamasca Serena Ondei nei 70 kg e poi tre medaglie di bronzo con Rebecca Valeriani nei 44 kg, Federico Bosis nei 66 kg, Savita Russo nei 57 kg, due quinti posti con Ilaria Finestrone nei 48 kg e Michela Terranova nei 52 kg ed il settimo posto di Francesco Sansonetti negli 81 kg.
“Quattro giornate di gara, cinque medaglie: che dire… ¨¨ storia? -¨¨ la riflessione fatta da Alessandro Comi, tecnico di Federico Bosis e della squadra azzurra- S¨¬, lo ¨¨. Ma andiamo per gradi. A Sarajevo sono tornati i mondiali cadetti dopo due anni di stop forzato, il 2021 ¨¨ stato un anno di prova nella pandemia, quest’anno abbiamo affrontato una stagione internazionale vera, iniziata a febbraio con la prima tappa del World Tour a Lignano e terminata ieri con otto atleti tra i migliori cadetti del mondo. Nel mezzo, quello dei cadetti ¨¨ stato un percorso in divenire, con innegabili alti e bassi, uno staff rinnovato e giovane, una nuova Direzione, ma con la consueta voglia di arrivare che, come da tradizione, pone le giovanili azzurre tra le migliori del mondo”.
Parlano i protagonisti
¡ªQueste le emozioni dei protagonisti. “? stata una giornata bellissima -ha detto Gaia Massimetti, prima nei 52 kg- l’emozione che ho provato ¨¨ stata davvero grande, ma sono riuscita a gestirla bene e a dare il massimo: sembra incredibile anche a me, ma mi ¨¨ riuscito tutto al momento giusto e la medaglia pi¨´ preziosa ¨¨ arrivata. Dedico questa medaglia al mio coach Gianluca, ai miei compagni di palestra che mi hanno aiutato per preparare al meglio questa gara e alla mia famiglia che ¨¨ sempre al mio fianco”. “Sono molto emozionata per il risultato ottenuto -ha commentato Serena Ondei, seconda nei 70 kg- ho preparato questo mondiale allenandomi duramente con l’aiuto del mio maestro Gigi (Locatelli, ndr) e dei miei compagni. Ero consapevole delle mie potenzialit¨¤ e grazie al supporto dei miei compagni di nazionale e dell’allenatrice Francesca Campanini sono riuscita a raggiungere questo grande traguardo. Spero sia solo l’inizio e punto a migliorare sempre”. “Dopo il quinto posto agli Europei mi era rimasto l’amaro in bocca e questa gara ¨¨ stata la mia rivincita. -ha detto invece Rebecca Valeriani, terza nei 44 kg- ? stata dura, ma sono contenta: in semifinale mi sono trovata in vantaggio con l’olandese che era l’avversaria da battere oggi e rosico per quell’errore… dedico la medaglia ai miei compagni di palestra che mi hanno aiutato a preparare la gara e alla mia famiglia”. “Questa gara ¨¨ stata una rivincita -ha detto anche Federico Bosis- sono stato presente con la testa e la voglia di prendermi quella medaglia che avevo lasciato in finale agli europei ¨¨ stata ripagata. Stavo bene e ho dato il massimo… rosico un po’ per l’incontro col georgiano che era l’avversario da battere e che per gran parte dell’incontro ho dominato, ma c’¨¨ di buono che dopo quell’incontro sono rimasto sul pezzo e ho tenuto fino alla fine. Questa medaglia ¨¨ frutto di un lavoro di squadra e la dedico al mio coach Alessandro (Comi, ndr) e agli allenatori del mio club, Filippo, William ed Emanuele che hanno lavorato con lui per arrivate fin qua. Grazie anche a mio fratello ed ai miei genitori che ci sono sempre”. “Sono contenta per questo risultato - ha detto Savita Russo - so che potevo anche fare meglio, ma questo ¨¨ il Campionato del Mondo e voglio essere soddisfatta di me stessa… voglio che sia questo il punto da cui iniziare. Ringrazio la mia famiglia, il mio maestro Maurizio (Pelligra, ndr) e i miei compagni che mi hanno aiutato a raggiungere questo risultato”. L’Italia quindi, dopo aver gioito per le medaglie vinte recentemente ai Mondiali junior a Guayaquil, oro, argento e tre terzi posti, miglior risultato di sempre, saluta ora il mondiale cadetti a Sarajevo con un altro record di squadra. Se il futuro ¨¨ davvero nelle mani dei giovani, non c’¨¨ che altro dire… sono buone mani!
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