Tra dolore, cervicaglia e torcicollo: tante le cause, tre quarti della popolazione ne soffre. Lavorare sull’allungamento dei muscoli e sul movimento della testa per mobilizzare le vertebre cervicali e sciogliere le tensioni
Dopo mal di schiena e spalla, il dolore alla parte terminale della nostra colonna vertebrale ¨¨, tra tutti i disturbi muscolo-scheletrici, quello per cui gli italiani si rivolgono pi¨´ frequentemente al medico di base. Colpisce almeno una volta nella vita i tre quarti della popolazione e ne soffre pi¨´ o meno costantemente un italiano su otto, privilegiando il periodo invernale caratterizzato da umidit¨¤ e basse temperature. Due condizioni predisponenti, ma non necessariamente condizionanti. Possono, infatti, contribuire, il sollevamento di pesi effettuato in modo scorretto, un lavoro ripetitivo che obbliga a posizioni innaturali, correnti d’aria, movimenti bruschi del collo, la sedentariet¨¤.
L’UOMO ¨¨ FATTO PER MUOVERSI —
L’uomo ¨¨ fatto per muoversi. Il collo, cos¨¬ come tutto il resto del corpo ¨¨, infatti, progettato per il movimento. Le richieste che nella nostra quotidianit¨¤ facciamo al nostro organismo sono spesso inadeguate: cerchiamo un oggetto e, invece di girare la testa, manteniamo una postura fissa, davanti al computer ci avviciniamo allo schermo con tutto il busto, riposiamo su cuscini troppo alti o troppo bassi e su materassi troppo morbidi. Situazioni che portano alla contrattura della muscolatura: il muscolo ¨¨ pronto per reagire a uno stimolo esterno di movimento che dovrebbe esserci, ma che invece non si compie. Alla nostra sempre maggiore sedentariet¨¤ dobbiamo poi aggiungere due patologie psichiche tipiche dei nostri tempi, ansia e stress, che si oggettivano in rigidit¨¤ e tensione muscolare proprio sulle nostre vertebre cervicali e sulla parte alta della schiena.
PERCH¨¦ IL DOLORE —
Comunemente denominata cervicale, non deve essere confusa con il torcicollo. Mentre la prima ¨¨, infatti, quasi sempre una forma cronica, caratterizzata da un dolore sordo e persistente, il secondo ¨¨ contraddistinto da fitte violente, dovute a una fulminea contrattura. In entrambi i casi, comunque, si tratta per lo pi¨´ di una sindrome muscolo-tensiva che, impedendo al muscolo di contrarsi e rilasciarsi, pompando cos¨¬ il sangue e ossigenando tutta la zona cervicale, favorisce la comparsa degli spasmi dolorosi. Se dunque la mancanza di movimento e della conseguente ossigenazione ¨¨ ci¨° che causa il male, per superarlo ¨¨ necessario alleviare la rigidit¨¤, interrompendo il circuito vizioso tensione-dolore-tensione. Terapia farmacologica antinfiammatoria ed esercizi di stretching le soluzioni pi¨´ efficaci.
ESERCIZI DI STRETCHING PER IL DOLORE CERVICALE —
Gli esercizi che vi proponiamo hanno lo scopo di mobilizzare le vertebre cervicali e di sciogliere le tensioni. I movimenti per essere efficaci devono essere compiuti lentamente e in maniera controllata. Al contrario, se eseguiti velocemente e in maniera brusca, non solo risulteranno inefficaci, ma addirittura dannosi. Sono esercitazioni che vanno praticate quotidianamente. Lo stretching consiste nell’allungare i muscoli in modo da stimolare la decontrazione muscolare, favorire l’elasticit¨¤ di muscoli e tendini, migliorare la mobilit¨¤ articolare, proteggendo le articolazioni con una maggiore produzione di liquido sinoviale. Alcuni consigli prima di iniziare: eseguite movimenti fluidi e senza forzature; fermatevi non appena sentite dolore (la flessibilit¨¤ aumenter¨¤ via via che si eseguono i movimenti); mantenete la posizione di massimo allungamento per una ventina di secondi, respirando naturalmente.
ESERCIZIO 1 —
allungamento dei muscoli laterali del collo con mano sulla testa
Dalla posizione eretta, gambe unite e braccia distese lungo i fianchi, portate la mano destra sulla testa. Mantenendo lo sguardo in avanti e senza muovere le spalle, flettete il capo verso la spalla destra. Aiutate il movimento con la mano, fino a raggiungere una lieve tensione dalla parte opposta del collo. Mantenete la posizione per 20 secondi. Ripetete dall’altro lato.
ESERCIZIO 2 —
allungamento per i muscoli laterali del collo con mani dietro la schiena
In piedi a gambe unite e braccia distese lungo i fianchi, impugnate con la mano destra il polso del braccio sinistro dietro la schiena. Mantenendo lo sguardo in avanti e senza muovere le spalle, flettete il capo verso la spalla destra. Aiutatevi tirando dolcemente con la mano destra il braccio sinistro, fino a raggiungere una lieve tensione dalla parte opposta del collo. Mantenete la posizione per 15 secondi e poi ripetete dall’altro lato.
ESERCIZIO 3 —
allungamento dei muscoli posteriori del collo
In piedi, gambe unite e braccia distese lungo i fianchi, portate le mani incrociate appena sopra la zona della nuca e flettere il capo in avanti. Contemporaneamente spingete dolcemente con le mani fino a sentire una blanda tensione. Mantenete la posizione per 20 – 25 secondi. Non inclinate il busto.
ESERCIZIO 4 —
circonduzioni del capo
Seduti, gambe unite e mani sopra le cosce, eseguite molto lentamente una circonduzione della testa, in modo da compiere un intero giro in senso orario. La schiena deve rimanere dritta e appoggiata allo schienale. Cercate in ogni posizione di raggiungere il massimo allungamento. Ripetete in senso inverso.
ESERCIZIO 5 —
movimenti del capo irregolari
Seduti, gambe unite e mani sopra le cosce, eseguite lentamente una serie di circonduzioni e rotazioni irregolari della testa, disegnando nello spazio con il mento l’intero alfabeto. La schiena deve rimanere dritta e appoggiata allo schienale. Cercate di raggiungere sempre il massimo allungamento.
ESERCIZIO 6 —
allungamento frontale per i muscoli del collo
Supini, gambe unite e braccia distese lungo i fianchi, piegate le gambe e appiattite, contraendo gli addominali, la zona lombare contro il pavimento. Portate le mani incrociate dietro al capo, appena sopra alla nuca e staccate il capo da terra, spingendo leggermente il mento verso lo sterno. Mantenete la posizione 15 secondi.
ESERCIZIO 7 —
allungamento laterale per i muscoli del collo
Stessa posizione di partenza dell’esercizio precedente. Portate le mani incrociate dietro al capo, appena sopra alla nuca e staccatelo da terra, spingendo leggermente il mento lateralmente verso destra, fino a sentire una tensione media sul collo. Mantenete la posizione 15 secondi. Ripetete dall’altra parte.
ESERCIZIO 8 —
allungamento frontale con gambe appoggiate a un muro
Supini, gambe unite e braccia distese lungo i fianchi, appoggiate le gambe tese a un muro, fino ad appiattire zona lombare contro il pavimento. Portate le mani incrociate dietro al capo, appena sopra alla nuca e staccatelo da terra, spingendo leggermente il mento verso lo sterno.
Mabel Bocchi
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