Una carriera in simbiosi: l'incredibile storia dei gemelli inseparabili dell'hockey

Nel 2004/05 uno giocava nell’under 20 dell’Huddinge, la squadra di un comune a sud di Stoccolma. Punti a referto in regular season: 32, 14 gol e 18 assist. Sempre nel 2004/05 anche l’altro giocava nell’under 20 dell’Huddinge. Punti a referto in regular season: 39, frutto di 13 gol e 26 assist. Nel 2017/18 ecco Oscar al Renon, sull’omonimo altopiano sopra Bolzano: 39 partite e 39 punti, 19 gol e 20 assist. Sempre nel 2017/18 ecco al Renon anche Victor: 40 partite e 36 punti, 16 gol e 20 assist. Nel 2022/23, l’ultima stagione della loro carriera da giocatori professionisti di hockey su ghiaccio, uno è tornato all’Huddinge, nella terza serie svedese, e ha totalizzato 15 punti, 2 gol e 13 assist. E l’altro pure: 15 punti, 10 gol e 5 assist. La storia dei gemelli Ahlstr?m è una storia incredibile, (quasi) unica, a tratti perfino un po’ ansiogena. ? una storia che ha toccato anche l’Italia e che sfida le leggi della biologia. ? la storia di due gemelli, naturalmente monozigoti, che hanno trascorso tutta la loro carriera nelle stesse squadre, dall’inizio alla fine. Stesse squadre ma non solo: anche stessa altezza (1 metro e 78), stesso peso (84 chili), stesso ruolo (uno ala destra, l’altro ala sinistra), stessa linea di attacco sul ghiaccio, più o meno stesse statistiche e… numeri di maglia speculari.?