Intervista
Ginger Caimi, l'enfant prodige del surf italiano: "Sul longboard ¨¨ come una danza"
C'¨¨ un astro nascente del surf italiano. Pardon: un astro gi¨¤ nato. Ginger Caimi ¨¨ una stellina che ha fatto parlare di s¨¦ in pi¨´ occasioni: la scorsa estate ha vinto l'oro agli Europei Under-18 nel longboard, lei che a maggio compir¨¤ 13 anni. E adesso, in Uruguay, ¨¨ diventata campionessa nella tappa del QS di longboard a Punta del Este: una continuit¨¤ di risultati pazzesca, per una ragazza cos¨¬ giovane. Caimi ¨¨ un talento puro, cristallino e indiscusso, che quando sale in piedi sulla tavola lascia tutti a bocca aperta. L¡¯abbiamo intervistata in esclusiva.
Ginger, i tuoi risultati sono straordinari per una ragazza cos¨¬ giovane.
"Mi sono gi¨¤ abituata a dover gareggiare con persone pi¨´ grandi di me. Nel longboard ci sono alcune surfiste americane di 16 e 17 anni molto forti, ma per il resto ho a che fare con adulti. Anche perch¨¦ i giovani fanno quasi tutti short".
Qual ¨¨ il tuo rapporto con lo short?
"Lo faccio soprattutto per allenarmi. Ho fatto anche alcune gare e le ho vinte, per¨° adesso mi voglio concentrare solo sul longboard: mi piace di pi¨´ e penso di essere pi¨´ forte".
Sembra quasi una danza¡
"? come una danza¡ Io mi immagino sempre la canzone che mi piace e la ascolto nella mente, mi sembra molto pi¨´ divertente. In questo momento, la mia artista preferita ¨¨ Annalisa".
Sei una ragazza giovane e gi¨¤ forte sul longboard, con un futuro veramente importante in questa disciplina. Hai un sogno?
"Mi piacerebbe andare alle Olimpiadi, a marzo sapremo se introdurranno il longboard a Los Angeles 2028. Chiaramente mi piacerebbe tanto vincere i Mondiali, ma le Olimpiadi sono il grande sogno".
Tu sei nata a Milano, tuo pap¨¤ Franco ¨¨ italiano mentre tua mamma, Tian Xianfang, ¨¨ cinese. Torni spesso in Italia?
"I miei nonni sono in Toscana, mia zia vive a Milano. Ma ho sempre vissuto a Fuerteventura, sono venuta qua quando avevo pochi mesi. Ogni tanto torno, ma non penso di volerci vivere. Poi Fuerteventura ¨¨ ottimo per allenarsi, anche se l¡¯anno prossimo mi sposter¨° in Cantabria: ¨¨ un¡¯onda completamente diversa".
Oltre al surf, com¡¯¨¨ la tua vita a Fuerteventura?
"Faccio una scuola online in inglese e mi trovo molto bene. Poi qui ho tanti amici. E quando non surfo, vado in skate, nuoto e pattino".
Il tuo rapporto con la Cina?
"Ho visto i miei nonni quando ero molto piccola, avevo tre o quattro anni. Vorrei tornarci il prima possibile".
Qual ¨¨ il tuo primo ricordo sulla tavola?
"Mio pap¨¤ mi portava a El Cotillo: non c¡¯era tanta onda, avevo i braccioli e mi portava sulla tavola a remare. Poi a cinque anni ho iniziato a prendere le onde da sola".
Il tuo posto dei sogni?
"Mi piacerebbe andare alle Hawaii".
Cosa provi quando sei in acqua circondata da adulti?
"Me ne sono sempre fregata, non c¡¯¨¨ tanta gente della mia et¨¤ che fa longboard a Fuerteventura. Ma mi piace cos¨¬".
Chi sono i tuoi surfisti preferiti?
"Non ho nessuno idolo, ma i miei riferimenti sul longboard sono Francesca Rubegni e Natsumi Taoka. Mentre per lo short, ovviamente, Leonardo Fioravanti".
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