Ventotto incontri e ventotto vittorie, per¨° un colpo cos¨¬ duro Khabib Nurmagomedov, stella assoluta delle MMA, non l’aveva mai incassato: suo padre Abdulmanap ¨¨ ricoverato a Mosca in condizioni molto serie a causa del coronavirus che gli ha provocato una polmonite con complicazioni cardiache, e per il suo cuore gi¨¤ operato un anno fa ¨¨ stato necessario un nuovo intervento. Lo ha reso noto il campione daghestano stesso via Instagram, aggiungendo che “nella mia famiglia ci sono pi¨´ di 20 persone ammalate, tanti che conosco sono morti o se la sono vista brutta”. Cos¨¬ facendo ha anche fatto chiarezza sui dubbi relativi allo stato di salute del genitore, che aveva scatenato un’ondata di solidariet¨¤ nel mondo dell’UFC che ha visto partecipare anche l’arcirivale Conor McGregor.
il dramma
Coronavirus, grave il pap¨¤ di Khabib: ¨¨ l’uomo che lo ha reso invincibile. E anche McGregor prega...
La stella dell’UFC rivela le condizioni serie in cui versa il padre Abdulmanap, ricoverato per polmonite e poi operato al cuore. Leggendario allenatore dell’esercito, dall’episodio dell’orso alla disciplina c’¨¨ lui alla base del mito
Oltre il legame
¡ªAbdulmanap Nurmagomedov, 57 anni, per Khabib non ¨¨ solo il padre, ma anche l’allenatore che ha forgiato dal punto di vista tecnico e caratteriale il campionissimo che ¨¨ diventato. Daghestano di origini ucraine e veterano dell’esercito russo, ¨¨ considerato uno dei pi¨´ grandi istruttori di arti marziali di tutti i tempi: ha iniziato con lotta libera e judo, poi si ¨¨ specializzato nel sambo (lo stile di difesa personale dell’Armata Rossa) ed ¨¨ quello che ha forgiato pi¨´ campioni nazionali della forma sportiva di questa disciplina, oltre ad allenarne a lungo la nazionale. ? stato lui a permettere i famosi allenamenti di Khabib da piccolo contro un cucciolo d’orso: “Un bambino vuole sempre mostrare a suo padre cosa ¨¨ capace di fare, pi¨´ che un allenamento era una prova di carattere”. Cose cos¨¬, oltre alle durissime sessioni di nuoto (anche controcorrente) tra le rapide del fiume Reka, alle corse in altura sui saliscendi delle montagne dagestane e agli allenamenti di lotta di mattina prima della scuola, hanno contribuito creato uno dei fighter pi¨´ completi e meno “battibili” di sempre. Abdulmanap si arrabbi¨° parecchio con suo figlio dopo la famosa rissa al termine del match con McGregor: “Sar¨° severo con lui, per me la disciplina viene sempre prima di tutto. Nell’ottagono fai quello che vuoi, ma fuori devi avere una vita pacifica”. Non ¨¨ mai stato negli Stati Uniti al seguito del figlio, non gli davano il visto.
Venti di pace
¡ªKhabib prima del lockdown avrebbe dovuto difendere a New York la cintura dei pesi leggeri contro Tony Ferguson, poi la pandemia ha cancellato l’evento e lo ha costretto a una corsa contro la chiusura dei voli tra California, Dubai e Russia. Gli avrebbero concesso un permesso speciale per tornare negli Stati Uniti, ma ha deciso di restare dov’¨¨. Per lui, musulmano di etnia ¨¤vara, ¨¨ pieno periodo di ramadan, per un ritorno sull’ottagono si riparler¨¤ a settembre, probabilmente proprio contro Justin Gaethje che ha messo sotto Ferguson in sua vece. Intanto sul web continua a girare un’intervista recente di Abdulmanap che invita McGregor a visitare il Daghestan ospite della famiglia Nurmagomedov: “Gli insulti? Fanno parte del passato, la vita va avanti. La nostra religione ci insegna il perdono non solo a parole ma anche nei fatti. Khabib? Se io prendo una decisione non si metter¨¤ contro di me, da noi funziona cos¨¬”.
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