Hai voglia a chiedergli quali passioni, svaghi, hobby, abbia nella vita oltre all’arrampicata... "Ho 28 anni e praticamente ho trascorso tutta la vita destinando al mio sport ogni pensiero e sforzo. Io vivo per il climbing. Anche le vacanze, naturalmente, le decido in base ai luoghi dove mi piacerebbe arrampicare. Infatti per me l’Italia ¨¨ Arco ("capitale" italiana dell’arrampicata, nonch¨¦ sede del Rock Master; ndr) o le Dolomiti". Questo ¨¨ lo sloveno Jernej Kruder, membro del Team Scarpa di arrampicata. La sua specialit¨¤ ¨¨ il boulder (il massismo) e lui si pu¨° dire che venne folgorato sulla strada della roccia quando neanche aveva 7 anni.
L'INTERVISTA
Kruder: "L'arrampicata ai Giochi ¨¨ una dolce rivoluzione"
Lo sloveno vincitore della Coppa del mondo 2018 di boulder: "Cos¨¬ cambia tutto: bisogner¨¤ prepararsi per tre specialit¨¤"
L’anno scorso ha vinto la Coppa del mondo di boulder. La sua vita ¨¨ cambiata?
"S¨¬, lo ammetto. Prima di riuscire a vincerla non avrei mai pensato di farcela. Esserci riuscito mi ha dato maggiore consapevolezza. Adesso per¨°, come si suol dire, arriva il difficile, cio¨¨ mantenersi a questi livelli".
A Tokyo 2020 l’arrampicata debutter¨¤ come sport olimpico. Come si sta preparando a questa rivoluzione?
"Intanto ammetto di essere molto contento di questa novit¨¤, ma non so se tutti i miei colleghi la pensano allo stesso modo. Anche perch¨¦ per come dovremo gareggiare (un solo oro in palio nella combinata delle tre specialit¨¤: boulder, lead e speed; ndr), ciascuno ha dovuto rivedere i propri metodi di allenamento. Molti di noi sono specializzati in una delle tre e adesso invece devi prepararti ad altre due, molto diverse tecnicamente. Ma sono ottimista: ¨¨ comunque un modo per imparare meglio le altre due specialit¨¤. Per certi versi partiamo tutti dallo stesso punto...".
Lei quali difficolt¨¤ sta incontrando?
"Nello speed, nella velocit¨¤. Perch¨¦ ¨¨ una specialit¨¤ molto diversa dalle altre due, che sono pi¨´ tecniche. Complessivamente, proprio per queste differenze, penso che a Tokyo i pi¨´ in difficolt¨¤ saranno proprio i “velocisti”".
Il suo 2019 come proseguir¨¤?
"Voglio disputare tutte le tappe della Coppa di boulder, mentre nel lead non credo che ce la far¨° perch¨¦ nel mezzo, ad agosto, ci sono i Mondiali in Giappone ad Hachioji".
C’¨¨ chi dice, nel suo ambiente, che andando alle Olimpiadi l’arrampicata si snaturer¨¤.
"Pu¨° darsi, ma di sicuro la prospettiva dei Giochi contribuir¨¤ ad aumentare il richiamo mediatico. Proprio per com’¨¨ attualmente strutturata la gara, spero che dal 2024, magari, ci possa essere una medaglia per ogni specialit¨¤".
Lei preferisce la roccia o l’indoor?
"Mi piacciono entrambe, ma do comunque una preferenza alla prima. Il mio cuore dice roccia, anche se l’indoor regala l’adrenalina della gara, la folla (anche numerosa, spesso)... Situazioni che mi spingono ad allenarmi sempre di pi¨´".
Nel suo futuro c’¨¨ anche l’alpinismo?
"Posso dire di esserlo gi¨¤, ma non himalayano... Il mio obiettivo ¨¨ sempre stato arrampicare sulla roccia, quindi evitare le situazioni legate alla neve. Non mi sento un climber di ghiaccio, per esempio".
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