James Smith, il dottor Spaccaossa che teneva testa ai grandissimi

Magnolia, Carolina del Nord, 1953; nascere con la pelle nera a metà del Ventesimo Secolo nel Sud degli Stati Uniti voleva dire due cose, nella cronologia di un'esistenza: avere alle spalle generazioni di diseredati che percepivano la segregazione razziale come l'unica condizione possibile; trovarsi davanti un orizzonte ancora confuso e caotico di orgogliose rivendicazioni, se si rivolgeva lo sguardo verso le metropoli più emancipate. Poter completare gli studi era ancora un miraggio, più o meno come vincere il titolo mondiale dei Pesi Massimi, per un ragazzo venuto fuori da un contesto del genere. Eppure c'è stato chi ha compiuto entrambe le imprese, forse senza saper dire, ancora oggi, quale sia stata la più difficile.