napoli 2026
Dalla Rari al Posillipo: quei circoli nautici tra passione e rivalit¨¤
Ce lo dicono anche Parthenope e Paolo Sorrentino: nella citt¨¤ creata da una sirena, l¡¯acqua ¨¨ vita. Se Napoli ¨¨ diventata una capitale dello sport, tanto merito ¨¨ dei circoli nautici: in principio fu l¡¯Italia fondato nel 1889, poi il Savoia (1893), il Club nautico della vela (1901), quindi la Rari Nantes (1905), la Canottieri (1913), infine il Giovinezza (1925) che sarebbe diventato Posillipo nel dopoguerra. Tra mondanit¨¤ e rivalit¨¤ mai sopite, remi e vele, nuoto e pallanuoto, ma anche tennis, scherma e gioco delle carte. Curiosi intrecci: proprio da una partita a scopa nacque il mito delle palombelle azzurre, quando Mim¨¬ Grimaldi - pallanuotista della Rari - giocando con un socio (Pasquale Cangiullo, fratello di Francesco che fu collaboratore di Filippo Tommaso Marinetti e personaggio di spicco del futurismo) indicando la carta esclam¨° "il Settebello siamo noi". Ossia la Rari, scudettata nel 1939, ¡¯41, ¡¯42, ¡¯49 e ¡¯50. L¡¯epoca dei pionieri. In mezzo, l¡¯appellativo di Settebello trasferito appunto dalla squadra napoletana alla Nazionale attraverso i Giochi di Londra 1948 (culminati con la medaglia d¡¯oro), grazie alla celebre voce di Nicol¨° Carosio.
amarcord
¡ª ?La gloria tricolore dei circoli cittadini, nella pallanuoto (in Parthenope evocata dalle immagini di una sfida in mare), arriver¨¤ anche con la Canottieri campione otto volte tra il ¡¯51 e il ¡¯90 e con il Posillipo tra l¡¯85 e il 2004 (11). Quest¡¯ultimo circolo ¨¨ attualmente l¡¯unico a rappresentare Napoli in vasca in A-1 sotto la guida di Pino Porzio ed ¨¨ anche il pi¨´ vincente, alla soglia del centenario: 103 medaglie d¡¯oro, 90 d¡¯argento e 119 di bronzo tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei in tutte le discipline (¨¨ il caso dello spadista Sandro Cuomo, campione ai Giochi di Atlanta ¡¯96). A proposito di Olimpiadi, c¡¯era tanta Napoli nell¡¯ultimo trionfo del Settebello a Barcellona ¡¯92: con Pino Porzio il fratello Franco, Mario Fiorillo (Posillipo), Nando Gandolfi, Carlo Silipo (Canottieri), ma anche con il pescarese d¡¯adozione Marco D¡¯Altrui, figlio di Geppino che fu bandiera della Rari Nantes e capitano azzurro a Roma ¡¯60, i nostri altri Giochi dorati. Quanto a Silipo, ora c.t. del Setterosa, il suo passaggio dalla Canottieri al Posillipo nel ¡¯93 riaccese la rivalit¨¤: come trasferirsi dal Milan all¡¯Inter, dalla Lazio alla Roma. E che dire degli altri olimpionici sfornati dalla Canottieri, dal nuotatore Massimiliano Rosolino al canottiere Davide Tizzano. Cari circoli napoletani, ci avete fatto sognare.
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