Ginnastica e abusi, Duranti: “Il peso mai un disagio. Anna Basta? Era una sorella...”
Nuova puntata, la seconda, del processo sportivo a carico di Emanuela Maccarani e Olga Tishina, rispettivamente allenatrice (oltre che direttrice tecnica sospesa) e assistente della nazionale italiana di ginnastica ritmica, accusate lo scorso novembre da alcune ex allieve di allenamenti non conformi quale causa di disturbi alimentari e psicologici emersi nel tempo. A Milano era il giorno delle testimonianze, tra le quali la farfalla Agnese Duranti, bronzo olimpico ai Giochi di Tokyo 2021, e Anna Basta, l’ex ginnasta che per prima ha denunciato dopo aver lasciato il gruppo azzurro di Desio a met¨¤ 2020.
Chiarezza
¡ªDavanti al procuratore federale Michele Rossetti, per Agnese Duranti ¨¨ arrivato il momento di entrare nel merito della vicenda e fare chiarezza, dopo cinque mesi di silenzio e quasi quattro anni trascorsi in stanza con la Basta: “Sono rimasta allibita dalle dichiarazioni date alla stampa, ha detto che io ero quella entrata in camera mentre lei stava pensando al suicidio... ma quando mai? Se uno sta male si vede. Conoscevo bene gli stati d’animo di Anna, ci sfogavamo, ma non ho mai visto attacchi di panico quotidiani, con lei avevamo un rapporto di sorellanza”. Poi prosegue: “Non ho mai vissuto la fase di pesa come un disagio, il nostro sport ¨¨ estetico, si cerca di essere omogenee. Olga Tishina, che generalmente ci pesava, ci faceva presente se pesavamo un po’ di pi¨´. ‘Culo pesante’ o ‘prosciutto alzati da terra’ sono frasi pronunciate in momenti di tranquillit¨¤, non sono mai state offensive. Noi stesse eravamo particolarmente attente, ci dicevamo tra noi ‘o spingi un po’ di pi¨´ o dimagrisci’. Ricordo di averlo detto anche ad Anna nel 2019, nel periodo post infortunio era 4 kg pi¨´ di me, lo feci notare perch¨¦ a forza di ripetere un esercizio di spinta con lei dietro alla schiena mi erano usciti dei lividi e una sbucciatura”.
Pressioni familiari
¡ªDuranti contestualizza anche il messaggio inviato ad Anna Basta in occasione del suo compleanno, nel gennaio 2021, in cui aveva scritto “Mi sono rotta il cazzo di vivere in silenzio e sono felice che non debba farlo pi¨´”. Oggi spiega: “Il riferimento era all’impossibilit¨¤ di partecipare agli Europei e a tante altre cose che ci erano state tolte per il Covid”. Infine la chiusa sui problemi dell’ex compagna: “Soffriva tantissimo le aspettative della sua famiglia, pur sentendo quotidianamente i suoi genitori ingigantiva le cose e raccontava mezze verit¨¤ per la pressione che le mettevano addosso. Diceva che era brava, che non sbagliava mai, ma un’atleta cos¨¬ non pu¨° arrivare davvero in alto. In pi¨´ ¨¨ sempre stata molto permalosa, Per ogni appunto o correzione alzava un muro fra s¨¦ e gli altri. Ricordo che una volta Martina Centofanti prima dei Mondiali ¨¨ scappata in bagno a piangere dal nervoso perch¨¦ non riusciva pi¨´ a gestire Anna”.
Le accuse
¡ªIl tempo di un “non saluto” tra le due ex compagne ed ¨¨ toccato proprio ad Anna Basta confermare le dichiarazioni rese nella denuncia dello scorso novembre. A partire dalla fase della pesa quotidiana: “A Desio ci pesavamo tutti i giorni in mutande, ma nessuno ci obbligava, toglievamo il reggiseno, qualcuna anche le forcine per perdere ancora un po’ di peso. Bastavano 3-4 etti in pi¨´ per avere il commento di Olga Tishina, tipo “Bambino cresce?” o “Non ti vergogni?” con un tono di rimprovero. Poi in allenamento ne subivo le conseguenze, c’era una disparit¨¤ di trattamento con le altre anche a parit¨¤ di condizione”. Quanto al suo rapporto con l’allenatrice Maccarani, l’ex azzurra ricorda: “Una volta nel 2019 alzando la voce mi disse ‘Dimagrisci un po’ che magari il culo rimpicciolisce e passi nel cerchio’. Tutte avevamo comportamenti scorretti a tavola, ma non ricordo di compagne che mi abbiano mai rappresentato il problema del peso. Ho cercato un confronto con lei nel 2018 e mi rassicur¨°, ma in realt¨¤ non era cambiato nulla. Ho provato a riparlarle nel 2019 e ricevetti ancora rassicurazioni, ma i problemi tornavano in allenamento. Maccarani cercava di socializzare anche fuori dalla palestra, ma non mi sono mai fidata. Una volta a Follonica stavamo provando l’esercizio cerchi-clavette, a un certo punto stopp¨° la musica e ribalt¨° un tavolo con una sedia, ma non contro di me”.
I problemi e l’addio
¡ªLa Basta, infine, torna ai motivi che l’hanno spinta a lasciare la ritmica: “Perch¨¦ ho smesso? ? iniziato tutto alla fine delle vacanze estive nel 2017, ricevetti un messaggio che da una foto pubblicata su Instagram sembravo ingrassata e che sarei dovuta dimagrire. Commenti e ansia cominciarono ad aumentare. Sono arrivata al punto di non sopportare pi¨´ queste pressioni psicologiche, l’ho detto anche ai miei genitori e mi hanno capito”. Agli atti anche due mail spedite ai genitori tra il 2019 e il 2020: “Anche con mia madre mi vergognavo di me stessa, le comunicavo il peso falso, lo facevo per avere il suo conforto, ma non mi hanno mai fatto pressioni sull’attivit¨¤ sportiva e sull’universit¨¤. Non mi sono mai sentita obbligata a rimanere in Accademia per i miei genitori. Io avevo paura di deluderli perch¨¦ sono fatta cos¨¬, ero schiacciata dalle responsabilit¨¤, mi facevo schifo, avevo paura di mangiare. Ho passato un periodo molto, molto brutto quando mi si ¨¨ rovesciato tutto addosso. Dopo aver smesso, per un periodo sono stata anche lontana da casa, ero piena di rabbia e la riversavo sulla mia famiglia… provavo odio verso la ritmica”.
Il ritorno
¡ªDa circa un mese, invece, Anna Basta ha intrapreso il percorso per diventare tecnico federale di ginnastica ritmica, dopo aver tentato senza successo di creare un’academy a nome suo, e l’estate prossima diriger¨¤ un campus estivo per le bambine della fiorentina Ginnastica Poggetto, pur negando categoricamente (come sostenuto da un altro teste, la giudice Manuela Agnolucci, secondo la quale la Basta andava raccontando che “unendosi alle denunce c’era da guadagnarci da tutta questa storia”) di aver guadagnato soldi dalle denunce o dalle apparizioni televisive. A lei va l’augurio di Emanuela Maccarani, l’allenatrice della nazionale apparsa serena al termine dell’udienza: “Non c’¨¨ alcun sistema malato, ¨¨ solo allenamento. Ad Anna auguro una lunga carriera e credo che questa sua voglia di mettersi dall’altra parte posso aiutarla a risolvere le divergenze nel suo modo di interpretare le cose”. Nuova udienza il 16 giugno, possibile che le parti chiedano di sentire altre testimonianze.
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