Le mamme che corrono sotto la pioggia con in mano la spesa, due zaini e un peluche. Le mamme che si svegliano otto volte per notte e la mattina fanno le giravolte per strappare un sorriso. Le mamme che hanno un lavoro, quelle che devono rinunciarci e quelle che lo perdono. E poi le mamme che per i figli fanno follie. Comprese quelle che vivono di sport.
la festa
Alysia col pancione, Elisa che allatta, Serena che vince: auguri alle mamme, un po' folli, dello sport
Molte atlete non hanno rinunciato a gareggiare con l'arrivo del primo figlio. Ecco le storie pi¨´ assurde e pi¨´ belle
Pronte a tutto
¡ªPrendete Elisa Di Francisca. La sua immagine con la divisa dell'Italia mentre allatta il piccolo Ettore, nato a luglio del 2017, in un pausa degli allenamenti ha intenerito tutti. Ma c'¨¨ chi ¨¨ andato oltre: lo scorso dicembre la pallavolista indiana dello stato nordorientale di Mizoram, Lalventluangi, ha sentito il figlioletto piangere durante il suo match e si ¨¨ fatta sostituire per andarlo ad allattare in panchina. Lo scatto ha fatto il giro del mondo. Per lei molti applausi, mentre non ¨¨ stata altrettanto apprezzata la scelta di Sophie Power che ha completato l’Ultra-Trail du Mont Blanc, ultramaratona da 170 chilometri in montagna, in 43 ore e 33 minuti allattando suo figlio di 3 mesi durante la corsa. Anche lei ¨¨ stata immortalata in una sosta a Courmayeur col piccolo Cormac attaccato al seno: "Gli atleti durante la gara fanno continuamente pip¨¬ a bordo strada, quindi non mi sembrava grave mostrare il seno!", ha commentato lei al Telegraph. La giocatrice canadese di hockey su ghiaccio Serah Small ha orgogliosamente postato su Facebook una foto mentre allatta la sua bambina di un mese e mezzo nell’intervallo della partita di hockey: "Ho sentito la montata mentre giocavo, cos¨¬ sono corsa ai ripari".
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Audaci
¡ªE non dimentichiamo le tante donne che non hanno smesso di gareggiare (e a volte vincere) durante la gravidanza. Serena Williams nel 2017 ha conquistato gli Australian Open quando era gi¨¤ incinta di un mesetto della splendida Alexis Olympia e ha continuato a lungo ad allenarsi e gareggiare. Josefa Idem conquist¨° un bronzo mondiale incinta di 10 settimane, la campionessa tedesca di scherma degli Anni 80 e 90 Anja Fichtel vinse un campionato nazionale al quinto mese e torn¨° in pedana 43 giorni dopo la nascita del piccolo Laurin. Mentre Kerry Walsh Jannings si prese l'oro ai Giochi di Londra 2012 nel beach volley incinta di 5 settimane. Loro probabilmente potevano nascondere agli occhi del pubblico la dolce attesa, ma nello sport abbiamo visto gareggiare anche dei bei pancioni. Uno dei pi¨´ celebri ¨¨ senza dubbio quello della statunitense Alysia Montano, che nel 2014 ai campionati di atletica di Sacramento in California corse gli 800 metri all'ottavo con un tempo appena 32 secondi pi¨´ alto rispetto a quello ottenuto nel 2010, senza pancia. La golfista inglese Liz Young prese parte al British Open 2016 incinta di sette mesi e nel 2013, a bordo del suo kayak (non esattamente esente da scossoni), Emily Jackson al nono mese conquist¨° la tappa di freestyle in Idaho che le permise di diventare campionessa del mondo. C'¨¨ poi la storia della nuotatrice americana Dana Vollmer, 7 medaglie olimpiche di cui 3 da mamma, in acqua al sesto mese di gravidanza. Ma quella di gareggiare con il pancione non ¨¨ una moda recente: la ginnasta russa Larisa Latynina (18 podi olimpici di cui 9 per l'oro) ha raccontato di essere incinta quando vinse 5 ori ai Mondiali del 1958: "Lo scoprii prima di partire, ero disperata. Ma il medico mi diede l’ok. Con un patto: non dirlo a nessuno...".
Eroiche
¡ªMamme che allattano ovunque, pancioni sotto sforzo, ma anche imprese, forse ancora pi¨´ eroiche, con figli ancora piccolissimi. Il 29 settembre 2019, ai Mondiali di atletica di Doha, la velocista Allyson Felix vinse la dodicesima medaglia d’oro (battendo tra l'altro il record di Bolt) nella 4x400 mista dieci mesi dopo un parto prematuro effettuato con un cesareo d’urgenza. E sempre a Doha trionfarono Shelly-Ann Fraser e Hong Liu, rispettivamente nei 100 metri e nella marcia di 20 chilometri. Tutte hanno dedicato i loro successi ai figli. Le tenniste Margaret Court, Evonne Goolagong, Lindsey Davenport e Kim Cljisters sono tornate ad alzare trofei con qualche moccioso che le aspettava a casa. Cos¨¬ come la maratoneta inglese Paula Radcliffe, la nostre campionesse della scherma Valentina Vezzali e Mara Navarria o l'azzurra della marcia Elisa Rigaudo. E dando un'occhiata al passato, ecco l’olandese Fanny Blankers-Koen, quattro medaglie olimpiche nella velocit¨¤ ai Giochi del 1948 quando aveva 30 anni e due bambini.
Tenaci
¡ªCerto, molte atlete con la prima gravidanza scelgono di ritirarsi. Lo avevano deciso anche Tania Cagnotto e Francesca Dallap¨¨, diventate mamme di Maya (arrivata a gennaio del 2018) e Ludovica (nata a giugno del 2017). Poi un nuovo slancio e a maggio del 2019 la coppia d'oro dei tuffi ¨¨ tornata a gareggiare: prima apparizione dopo l'argento di Rio 2016 agli Assoluti di Bolzano e subito un altro, preziosissimo, argento da mostrare alle loro bimbe. Sognavano Tokyo, ora che i Giochi sono stati rinviati tentennano. Ma hanno la capacit¨¤ di sorprenderci, perch¨¦ sono speciali. Come tutte le mamme. Auguri.
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