
intervista
Vidoz: "Andai negli Usa per diventare Tyson, ma ho combattuto anche per una damigiana"
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LĄŻ ultimo, grande peso massimo italiano. Da dilettante, due medaglie mondiali e il bronzo olimpico festeggiato in paese a pane e salame e fiumi di birra e vino al ritorno a casa, da professionista il titolo europeo (detenuto dal 2005 al 2006) e un paio di match persi che potevano valergli la chance iridata. Paolo Vidoz da Lucinico, Gorizia, ha attraversato il primo decennio di questo secolo a modo suo: istrionico, spigliato, sincero, dotato di indubbio talento pugilistico, ha sempre regalato la frase che ti dava il titolo giusto. E anche adesso che ¨¨ passato dal ring ai fornelli, rimane un campione di umanit¨¤ e simpatia.