il lutto
Addio Maestro Park: il taekwondo italiano perde il suo "pap¨¤"
Dietro alle due medaglie d¡¯oro olimpiche di Carlo Molfetta e Vito Dell¡¯Aquila e ai bronzi di Mauro Sarmiento e Simone Alessio, da quando, a Sydney 2000, il taekwondo ¨¨ ufficialmente entrato nel programma olimpico, c¡¯¨¨ scritto a caratteri indelebili il suo nome: Park Young Ghil. Il Maestro coreano si ¨¨ spento all¡¯et¨¤ di 84 anni e la sua storia diventa da oggi leggenda.
pionere
¡ª ?In Italia, Park Young Ghil raggiunse nel 1966 i fratelli Sun Jae e Chung Hang e, partendo dalle regioni del Sud, avvi¨° con loro l¡¯insegnamento di questa disciplina fino allora sconosciuta. Era stato Sun Jae il primo ad arrivare, inviato dalla Sud Corea per diffondere il taekwondo, per poi ricoprire a lungo il ruolo di presidente della Fita. Young Ghil ha invece da sempre ricoperto incarichi tecnici, contribuendo alla formazione, fra i tanti, dell¡¯attuale presidente Angelo Cito e del direttore tecnico Claudio Nolano, schierato da atleta proprio a Sydney 2000. "I tuoi insegnamenti, il tuo entusiasmo e il tuo sorriso - scrive Cito - resteranno per sempre con noi, insieme al taekwondo, il bene pi¨´ prezioso che ci hai saputo insegnare e donare. Caro Maestro, rimarrai sempre nei nostri cuori, e sono certo che la tua missione di divulgare il taekwondo, come amavi raccontarci, non finir¨¤ mai, nemmeno lass¨´". Al di l¨¤ del rapporto istituzionale il presidente Cito era legato al Maestro Park da un rapporto pi¨´ che personale: "Quando a 18 anni lasciai la Puglia per venire a Roma per studiare e continuare il taekwondo, lui era l'unica persona che conoscevo, nonch¨¦ il motivo che mi spinse a venire. Mi accolse come un figlio".
legame
¡ª ?Il Maestro Park Young Ghil non era solo un insegnante, ma un vero mentore e ispiratore: il taekwondo per lui era uno strumento educativo, un mezzo per formare le nuove generazioni ai valori del rispetto, della solidariet¨¤ e della disciplina. E attorno al taekwondo si svilupp¨° il suo viaggio per attraversare in lungo e in largo l¡¯Italia, contribuendo alla costruzione di comunit¨¤ unite attorno a questa antica arte marziale. Cintura nera 9¡ã Dan, il Maestro Park non ha mai smesso di insegnare, continuando a trasmettere il suo sapere con dolcezza e passione, soprattutto ai pi¨´ piccoli, per i quali aveva sempre una parola gentile. La sua presenza nelle palestre era un punto di riferimento insostituibile, un legame tra le radici della disciplina e il futuro delle nuove generazioni. Attraverso la sua presenza agli eventi nazionali, senior e junior, il taekwondo sembrava avvolto in un¡¯aura sovrannaturale, quasi mistica. Ma la cosa pi¨´ affascinante da osservare era la sensibilit¨¤ con il quale il Maestro Park osservava ogni particolare e il profondo rispetto con il quale tutti gli si avvicinavano.
presidente
¡ª ?Nel 2016, la Federazione Italiana Taekwondo, guidata dal presidente Angelo Cito, lo ha onorato nominandolo Presidente Onorario Fita, un riconoscimento sentito e meritato per una vita interamente dedicata alla diffusione del Taekwondo in Italia. ¡°Con la scomparsa del Maestro Park Young Ghil, il taekwondo italiano - scrive la Fita - perde uno dei suoi pionieri, ma la sua eredit¨¤ vivr¨¤ attraverso i suoi allievi, le palestre che ha ispirato e gli insegnamenti che ha trasmesso. Le sue parole e i suoi gesti rimarranno per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, mentre le generazioni future continueranno a camminare sul sentiero che lui ha tracciato con tanta dedizione".
? RIPRODUZIONE RISERVATA