A Brisbane i Wallabies vincono 23-18 il match che completa la terza giornata del Quattro Nazioni. Primo successo nel torneo firmato dalla meta di Hooper e dai calci di Toomua e Hodge, agli Springboks non bastano le mete di Mbonambi e Mapimpi
L’Australia ha sconfitto per 23-18 il Sudafrica a Brisbane nel match che ha completato la terza giornata del Rugby Championship, il Quattro Nazioni dell’emisfero sud. Prima vittoria nel torneo per la squadra di Michael Cheika, che era reduce dalle due batoste con gli All Blacks, e seconda sconfitta consecutiva per quella di Rassie Erasmus, caduta due settimane fa in Argentina. La giornata si era aperta con la vittoria della Nuova Zelanda sull’argentina (46-24) a Nelson. Per una classifica che vede gli All Blacks al comando a punteggio pieno (15), davanti a Sudafrica (6), Argentina e Australia (4). Fra una settimana gli All Blacks ospiteranno il Sudafrica a Wellington, mentre l’Australia ricever¨¤ la visita dell’Argentina a Gold Coast.
SUICIDIO —
L’avvio dei padroni di casa (che nelle ultime ore avevano perso tre uomini del XV annunciato: l’estremo Israel Folau e il numero 8 David Pocock, per problemi rispettivamente a caviglia e collo, e la seconda linea Adam Coleman, per motivi personali) ¨¨ furioso e al secondo attacco vanno a segno: Kurtley Beale (oggi apertura al posto di Bernard Foley, che parte dalla panchina) innesca al largo Reece Hodge, che a sua volta apre lo spazio a Lukhan Tui che sfonda nei 22, poi i Wallabies con una serie di pick and go arrivano nei pressi della linea di meta, con il capitano Michael Hooper a completare il lavoro con un tuffo da corta distanza (e Matt Toomua trasforma). Il Sudafrica risponde con la punizione conquistata dalla mischia e realizzata da Elton Jantjies, poi al 14’ conquista una touche sui 5 metri, costruisce una maul inarrestabile e il tallonatore Bongi Mbonambi schiaccia (Jantjies trasforma). Al 23’ Toomua su piazzato colpisce il palo e 5 minuti dopo gli Springboks passano ancora: possesso nei 5 metri garantito da una serie di pick and go fino al bellissimo passaggio lungo di Faf de Klerk, che trova libero sull’out l’ala Makazole Mapimpi, che deve solo tuffarsi alla bandierina. Al 33’ incredibile pastrocchio sudafricano: touche ai 5 metri che Mbonambi lancia oltre il fondo dello schieramento cercando Siya Kolisi, ma ¨¨ impreciso, oltre che suicida, e sulla palla vagante si lancia Toomua, che si ritrova a schiacciare in tuffo in mezzo ai pali (e poi ovviamente trasforma). Un’azione che costa cara a Mbonambi, subito dopo sostituito da Malcolm Marx. Poco prima dell’intervallo la mischia sudafricana si guadagna una punizione proprio sotto i pali e Jantjies la realizza, ma sull’ultimo possesso australiano il pilone Steven Kitshoff commette fallo in ruck e Hodge infila i pali da oltre 50 metri per il 17-18 sul quale si va al riposo.
DOMINIO —
A inizio ripresa l’Australia perde per infortunio Izack Rodda (il sostituto di Coleman) ed entra Rob Simmons (che solo ieri era stato richiamato in ritiro). I Wallabies assediano i 22 sudafricani, ma il muro difensivo regge anche grazie a prodezze individuali (Eben Etzebeth e Frans Malherbe salvano due mete quasi fatte sempre su Jack Maddocks). Etzebeth che con un intercetto mette poi fine a un altro attacco australiano nei 5 metri. Ma il Sudafrica non riesce pi¨´ a venir fuori, addirittura Jesse Kriel regala una rimessa sui 22 metri con un cross-kick finito direttamente in touche. All’ennesima irregolarit¨¤, Toomua va per i pali e riporta l’Australia avanti: 20-18 al 55’. L’Australia continua a dominare in possesso e territorio ma spreca due touche nei 22 avversari con lanci storti di Folau Faingaa (subentrato a Tatafu Polota-Nau). Allora ¨¨ la mischia a guadagnarsi (su introduzione avversaria) un’altra occasione per Toomua, che dalla linea dei 22 infila i pali per il +5. Quando mancano 4 minuti alla fine, il Sudafrica entra per la prima volta nel secondo tempo nei 22 avversari e costruisce un lungo e paziente attacco che dopo 12 fasi porta alla meta di Francois Louw, che si allunga a schiacciare: il Tmo per¨° annulla per un in avanti precedente di Marx (dopo quello di Beale). Mischia a 6 metri per il Sudafrica e sull’ultimo possesso l’Australia si difende con le buone e con le cattive: sul fuorigioco e sulla sirena che suona gli Sprinboks scelgono ancora mischia. Al terzo reset de Klerk apre il gioco, ma poi sulla pressione australiana il mediano perde la palla, che finisce a Genia: il numero 9 australiano la calcia fuori e salva una vittoria meritata, che mette fine a una serie di 4 sconfitte consecutive.
Roberto Parretta
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