Sabato notte al Barclay Center salgono sul ring Richardson Hitchins e il “Golden Child” Christopher Colbert, due tra i pi¨´ promettenti prospetti statunitensi. Entrambi sono un prodotto della Atlas Cops and Kids Club, una palestra di Brooklyn gestita da Pat Russo, ex poliziotto che sottrae i ragazzi dalla violenza della strada e li redime attraverso il pugilato
Dalla strada al Barclays Center: Richardson Hitchins e il “Golden Child” Christopher Colbert combatteranno domani sul prestigioso ring di New York. Storie di successo nate alla Atlas Cops and Kids Club, la palestra che salva i ragazzi grazie alla boxe. Siamo sulla 34a strada Est, Flatbush, New York. Zona a sud e molto profonda di Brooklyn, dove crimini, droga e povert¨¤ la fanno ancora da padroni. Nel bel mezzo di un quartiere difficile, per¨°, c’¨¨ la Dr. Atlas Cops and Kids Boxing Club, una palestra che usa la boxe per tenere i pi¨´ giovani lontano dalla vita di strada. ? gestita da Pat Russo, ex poliziotto e direttore della squadra pugilistica della New York Police Department. Il suo motto ¨¨ emblematico e sintetizza perfettamente lo spirito del programma: “La boxe non ¨¨ violenza, la boxe tiene lontano dalla violenza”.
Come ¨¨ nato il vostro progetto?
“Abbiamo iniziato 34 anni fa, quando ero all’Accademia di polizia. Tutto ¨¨ nato nella squadra di boxe del New York Police Department. L¨¬ mi sono innamorato di questo sport. Non avevo mai fatto pugilato prima, ho iniziato tardi. Non sono mai stato un professionista, combattevo con la NYPD contro la squadra dei pompieri e contro le squadre di altre polizie, come quella italiana e inglese. Facevo parte anche del programma chiamato community policing, che unisce il lavoro del poliziotto a quello del cittadino, per capire al meglio i problemi interni alle varie comunit¨¤. A New York si tratta spesso di violenza tra gang e droga. Cos¨¬ ho unito le due cose: boxe e aiuto alle persone. Il nostro programma ¨¨ nato grazie al supporto della polizia e assieme all’associazione del Dr. Teddy Atlas, un ex allenatore di pugilato e medico che ha sempre dato assistenza sanitaria alle persone in difficolt¨¤ economica”.
A chi si rivolge in particolare?
“Specialmente ai giovani che, in quartieri come Flatbush e Brownsville, non hanno la possibilit¨¤ di trovare stimoli e modelli positivi. Per questo la nostra palestra ¨¨ gratuita per i ragazzi dai 12 ai 21 anni, perch¨¦ vogliamo seguirli nel loro processo di crescita, senza abbandonarli dopo aver compiuto 18 anni. Ora abbiamo 3 palestre inserite nello stesso programma: questa a Brooklyn e due a Staten Island”.
Quanti professionisti avete trovato grazie al vostro programma?
“Per ora ne abbiamo 10, un buon numero. Abbiamo Richardson Hitchins, un superleggero che ¨¨ stato nella squadra olimpica del 2016 a Rio de Janeiro e ora ha firmato col team di Floyd Mayweather e ha fatto con loro il grande salto tra i pro’. Un altro olimpico ¨¨ Marcus Browne, un peso massimo-leggero che ha partecipato a Londra 2012. Abbiamo un giovane talento di 21 anni chiamato Christopher Colbert - soprannominato The Golden Child - uno dei migliori pugili di New York, un peso piuma con un record di 8 vittorie e 0 sconfitte da professionista e protagonista di CounterPunch, documentario di Netflix. Da noi si allena anche Jarrell “Big Baby” Miller, 21 vittorie (di cui 18 per k.o.), 0 sconfitte e 1 pareggio come record, peso massimo numero 3 al mondo per il ranking Wba e numero 4 per Wbo. Ora ha lanciato la sua sfida al campione del mondo Anthony Joshua…”.
Aiuto alla comunit¨¤ e scoperta di talenti…
?S¨¬, alcuni arrivano con un dono, un talento particolare. Noi cerchiamo di seguirli in ogni ambito della loro formazione e carriera: dalla preparazione tecnica e atletica fino a quella legata al marketing e alla gestione dei soldi e dell’immagine sui social network. Il mondo del professionismo pu¨° essere pericoloso, certi manager vogliono solo accumulare soldi usando i ragazzi per i loro scopi. ? importante essere pronti…”.
Questi campioni vi aiutano anche nel vostro lavoro con la comunit¨¤?
“Certo, non sono solo professionisti, sono anche ragazzi grandiosi. Esempi positivi da seguire e che lavorano con noi e coi ragazzini e che distruggono la falsa immagine da vincenti delle gang e dei criminali del quartiere. Non ¨¨ sempre facile, anche per noi, entrare in connessione con la comunit¨¤. Alcuni credono che noi insegniamo la violenza ai giovani, nulla di pi¨´ sbagliato. La boxe non ¨¨ violenza ma ¨¨ uno sport che tiene alla larga dalla violenza, quella vera, quella delle strade. Qui ci sono tutti allenatori certificati, mai nessuno si ¨¨ fatto male. Inoltre ¨¨ anche un ambiente in cui imparare la disciplina e fare amicizia, al di l¨¤ del colore della pelle. In palestra ci sono solo due colori: quello dell’angolo blu e dell’angolo rosso”.
Andrea Grazioli
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