E anche la terza udienza del processo sportivo a Emanuela Maccarani e Olga Tishina, rispettivamente la commissaria tecnica della Nazionale di ginnastica ritmica e la sua assistente, accusate dalle loro ex allieve di allenamenti non conformi e di aver causato disturbi alimentari e psicologici, ¨¨ andata in archivio. Dopo l’udienza di Milano dello scorso 12 maggio, oggi si ¨¨ tornati a Roma. Al termine della giornata si ¨¨ rinviato tutto per la discussione e la decisione a venerd¨¬ 29 settembre 2023 alla 11 in Roma (luogo da decidere). Il tempo per depositare le ultime memorie ¨¨ stato fissato entro il 18 settembre 2023.
LE FARFALLE
Processo sportivo Maccarani: le accuse di Corradini, la difesa della Centofanti
Terzo atto oggi con l’audizione delle due ragazze con la c.t. della Nazionale di ritmica ad ascoltare in aula: sentito anche il mental coach Gatti, la decisione finale del caso ci sar¨¤ il 29 settembre prossimo
Abusi psicologici
¡ªLa prima ad essere ascoltata ¨¨ stata Nina Corradini, argento agli Europei juniores del 2017, che ha denunciato davanti al tribunale nazionale federale gli abusi psicologici nel suo periodo all’accademia. La Maccarani ¨¨ l¨¬ ad ascoltarla, “Sono andata via perch¨¦ non riuscivo pi¨´ a stare a Desio. ? successo quando mia madre ¨¨ stata trasferita in Francia. Non riuscendo pi¨´ a star l¨¬ ho chiesto di poter andare con lei. Dopo sono andata anche da uno psicologo dal quale sono in cura tutt’oggi”. La Corradini ha confermato le parole poco simpatiche che le venivano rivolte ogni mattina (“a turno da tutte le allenatrici, da Olga Tishina e a volte anche dalla Maccarani”) dopo la colazione durante le operazioni di peso. “Ho un ricordo negativo perch¨¦ anche se aumentavamo di uno o due etti venivano fatti commenti ad alta voce e davanti a tutti tipo “come fai a guardarti allo specchio?” oppure “non ti vergogni?”. La maggior parte delle volte erano riferiti a me, Anna Basta e Talisa Torretti. Dopo aver tentato di invalidare la testimonianza in quanto ex tesserata (richiesta respinta), la difesa di Maccarani e Tishina ha provato a metterla in difficolt¨¤ ipotizzando che le sue rivelazioni avessero come principale obbiettivo uno scoop giornalistico o televisivo dietro pagamento di un compenso (“Sono andata a Canale 5 e La7, ci hanno offerto soldi ma ho rifiutato”, la risposta pronta della ragazza, molto ferma nella sua deposizione.
Atto d’accusa
¡ª? stato poi il turno di Martina Centofanti, figlia di Felice ex giocatore dell’Inter, tutt’ora azzurra dell’Italia di ginnastica ritmica, che ¨¨ un vero e proprio atto d’accusa nei confronti di Anna Basta: “Lei provava rancore nei nostri confronti per un suo insuccesso personale, era invidiosa. Non ha mai accettato l’esser scartata dalla prima squadra nell’anno olimpico. Lei per¨° fu esclusa, non definitivamente, non solo per la forma fisica, ma anche per motivi tecnici. Lei per¨° non lo accettava avendo questo carattere molto particolare, si sentiva protagonista in tutto, non era capace di accettare le critiche”, ha raccontato davanti al presidente del tribunale federale Marco Leoni.
Psicologo
¡ªUltimo ad essere stato ascoltato ¨¨ stato Mauro Gatti, psicologo dello sport e mental coach, che da anni collabora con le Squadre Nazionali di Ginnastica. “Nel corso dei miei colloqui a Desio ho riscontrato una situazione nei canoni della normalit¨¤. Nella mia permanenza l¨¬ ho trovato un ambiente serio e professionale. Dall’ascolto delle ragazze non ho mai appreso un disagio legato ad un atteggiamento delle allenatrici nei loro confronti. Avuto notizia di frasi offensive da parte delle ragazze? Non ho registrato alcuna lamentala su questo. E non ho mai avuto alcuna notizia dalle ragazze di problemi legati alla pesatura. N¨¨ atteggiamenti vessatori. Situazioni particolari? A Follonica nel luglio del 2019 ho intercettato nella ginnasta Anna Basta un disagio emozionale non ben collocabile, non generale. Ho reso conto di questo disagio in primis alla direttrice tecnica. Di disagi analoghi li ho visti molti, almeno centinaia, in generale nella mia professione. L’ho collocato nella normalit¨¤ delle situazioni, la prestazione agonistica ¨¨ molto impegnativa e crea stati d’animo al disagio e alla valutazione che l’atleta fa di se stesso. Ci sono stati degli approcci da parte mia per entrare di pi¨´ in quest’aspetto con Basta, per stimolare la risposta del cervello agonistico per rispondere alle difficolt¨¤ sempre nell’ambito della prestazione sportiva?, ha aggiunto confermando quanto gi¨¤ reso nel verbale di audizione alla procura federale. “Era un disagio legato al cibo? S¨¬, era una problematica conclamata e riconosciuta. Una delle qualit¨¤ che posso proporre ¨¨ di cercare di superare queste difficolt¨¤. ne parlai anche con la Maccarani, feci una relazione. Cosa mi disse? Che ne ha preso atto e stavano lavorando nell’ottica delle valutazioni che un dt fa. Non ho mai ho visto un dt che ha fatto le squadre sentendomi prima”, ha proseguito. “Ne ho parlato di questo problema del peso di Basta alla Maccarani, ma sono dinamiche che ricorrono frequentemente in ambito sportivo. L’impegno cui sono chiamato ¨¨ sostenere l’autostima agonistica dell’atleta per far fronte alle problematiche. Oltre alla Basta altro disagio da parte di altre ragazze sul peso? Assolutamente nessuna, nessuna mi ha riferito problemi legati all’alimentazione”, ha concluso.
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