A palazzo Balbi i protagonisti della candidatura italiana, la rappresentante del Coni Bianchedi e l’addetto al report, Re, varano tutti gli aspetti per convincere il Cio nella sfida a 3 con Stoccolma e Calgary: il Cio ha escluso l’altra candidata
La corsa ¨¨ di Milano-Cortina 2026 ¨¨ lanciata. A Palazzo Balbi, la sede della Regione Veneto che guarda il Canal Grande, i sindaci Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina e i presidenti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, si trovano fianco a fianco sorridenti. A fianco a loro ci sono Diana Bianchedi a rappresentare il Coni e Giorgio Re, che con l’agenzia Weplan sta redigendo il report. Il sogno di ospitare i Giochi invernali ¨¨ appena all’inizio, deve affrontare tanti passaggi - a iniziare da quello atteso nelle prossime ore a Buenos Aires, dove l’esecutivo del Cio dovr¨¤ inserire la candidatura nella lista che tra luned¨¬ e marted¨¬ passer¨¤ al vaglio della Sessione -, ma il dado ormai ¨¨ tratto. Parte la sfida: in corsa al momento ci sono anche Stoccolma, Calgary e la turca Erzurum.
I SOLDI —
L’arrivo sar¨¤ la sessione Cio di settembre 2019, quando sar¨¤ scelta la citt¨¤ che ospiter¨¤ l’edizione 2026. Una sessione che dovrebbe essere ospitata da Milano, ma da Buenos Aires il Cio ha ribadito che non sar¨¤ possibile, se la citt¨¤ sar¨¤ candidata. “Se ci dicono di farla altrove a noi va bene” chiosa il sindaco Sala, ricordando come quella candidatura per la sessione nacque anche per dare credibilit¨¤ all’Italia dopo la vicenda di Roma 2024. In mezzo, il 10 gennaio, occorrer¨¤ presentare il piano dettagliato con tanto di cifre sulla copertura dell’evento, dopo che il governo che ha gi¨¤ dichiarato di “non voler mettere un euro”. Servir¨¤ un impegno da 370 milioni di euro come garanzia, mentre il budget operativo dei Giochi ¨¨ stato calcolato in 1227 milioni. “Non servir¨¤ una fideiussione - spiega Sala -, ma una semplice dichiarazione di principio. I soldi potranno essere spalmati nei bilanci degli anni successivi. In questo ambito, ricorrendo a sponsor, non sar¨¤ un grande problema. Certo, non accettiamo con tranquillit¨¤ il fatto che il governo non metta fondi. Per noi quella non ¨¨ partita chiusa, ma ¨¨ anche vero che non sentiamo l’aspetto economico come grande problema”.
AGENDA 2020 —
Diana Bianchedi spiega come l’Agenda 2020 sar¨¤ un grande vantaggio per questa candidatura: “Siamo stati a Losanna la settimana scorsa, Cio non ha visto ancora i nostri siti ma hanno apprezzato la professionalit¨¤. E’ una sfida gigantesca, sar¨¤ la prima olimpiade organizzata con Agenda 2020”. “Significa che il Cio non ti chiede di costruire impianti secondo i vecchi parametri - spiega Giorgio Re, dell’agenzia Weplan -, di imporre ad esempio la capienza di un palazzetto, ma si guarda a cosa c’¨¨ gi¨¤, a come sfruttarlo. Non si possono inserire progetti che non siano gi¨¤ presenti nei piani di sviluppo delle citt¨¤. Da questo punto di vista questa candidatura non ha cose da costruire, a parte il palazzo del ghiaccio di Milano che per¨° ¨¨ gi¨¤ previsto (e che assorbir¨¤ oltre 270 milioni dei 370 milioni della garanzia, mentre il Veneto ne mette 98, ndr).
CHIUSURA IN VENETO —
Il padrone di casa, Luca Zaia, esordisce parlando dei colleghi come di “compagni di viaggio”. “Oggi debuttiamo con ci¨° che ¨¨ ancora un sogno e che speriamo diventi realt¨¤ - spiega il presidente Veneto, che a margine fa capire che la cerimonia di chiusura si terr¨¤ in Veneto, mentre quella di apertura sembra oramai certa allo stadio di San Siro -. Emozione, perch¨¦ in Veneto sembrava fossimo quattro folli. Siamo in una fase delicata, in questi giorni redigiamo i dossier. Non chiedeteci troppi dettagli perch¨¦ non possiamo darli ai competitor. Abbiamo per¨° un bel dossier”. E sulla possibilit¨¤ di coinvolgere il governo, Zaia aggiunge una battuta in napoletano: “A da passa’ a nuttata”. E mentre Attilio Fontana parla di un gruppo “di grande coesione, in cui sar¨¤ facile lavorare insieme” accettando il fatto che sulla distribuzione dei siti olimpici si sia arrivati a un accordo “al 90%”, il sindaco di Cortina De Franceschi parla di “enorme opportunit¨¤ per Veneto, Dolomiti e Cortina”, spiegando che la pista di slittino e bob sar¨¤ sistemata e che il fatto di avere tutte le gare di sci ¨¨ legato a una mediazione per avere anche il curling. Il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala parla del suo contributo: “Milano ¨¨ la prima ad essere partita 15 mesi fa, per questo ho insistito nel ruolo guida. Ora abbiamo trovato questa formula. Io porto l’esperienza dell’Expo (fu commissario prima di diventare sindaco, ndr), ci sono cose che abbiamo fatto bene come la sicurezza (potrebbe essere affidata in Toto alle prefetture di Milano e di Venezia, ndr), altre sono stati errori come la creazione di una Spa. Siamo cos¨¬ uniti e determinati che le possibilit¨¤ secondo me sono buone”.
l’esclusione —
Tre citt¨¤. Thomas Bach ha annunciato poco fa a Buenos Aires la short list delle candidature che correranno per l’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali nel 2026. Saranno la canadese Calgary (che vive comunque sotto la spada di Damocle del referendum del 13 novembre) e la svedese Stoccolma a sfidare Milano e Cortina. Niente Erzurum, la localit¨¤ invernale che lo stesso comitato olimpico turco avrebbe considerato senza le condizioni necessarie. La short list sar¨¤ messa ai voti marted¨¬ prossimo in occasione della sessione Cio, il parlamento olimpico. La ratifica ¨¨ comunque scontata.
Simone Battaggia
© RIPRODUZIONE RISERVATA