La squadra congiunta delle due Coree, dopo avere rifiutato lo scontro diretto per giocare la semifinale della rassegna iridata in Svezia con un unico team, viene travolta dalle pi¨´ forti pongiste nipponiche ma ottiene consensi dal pubblico e dai rispettivi ambasciatori
La “ping pong diplomacy” che ha spinto Corea del Nord e Corea del Sud a rifiutare lo scontro diretto per unirsi in una squadra congiunta di tennis tavolo femminile ¨¨ un altro passo verso il disgelo politico tra le due Coree ma non ¨¨ servito a superare l’ostacolo rappresentato dal Giappone nella semifinale dei Mondiali che si stanno svolgendo ad Halmstad, in Svezia. La squadra nipponica infatti si ¨¨ imposta con un netto 3-0 lasciando solo tre set alle avversarie. Nel primo incontro Mima Ito ha battuto la sudcoreana Jeon Jihee 11-2, 11-8, 11-9, contro il giapponese Mima Ito nel primo incontro. Nel secondo, quello pi¨´ equilibrato, Kasumi Ishikawa, la pi¨´ forte pongista giapponese, ha dovuto lottare 5 set per avere la meglio sulla nordcoreana Kim Song I 11-4, 6-11, 11-8, 11-13, 16-14. Nella partita conclusiva, a risultato gi¨¤ acquisito, Miu Hirano ha raccolto il terzo punto regolando la sudcoreana Yang Haeun per 11-4, 11-5, 9-11, 11-6. Nonostante la sconfitta, la squadra coreana unita ha raccolto consensi e applausi dal pubblico e anche dagli ambasciatori dei due Paesi. Peraltro, non ¨¨ la prima volta che nel tennis tavolo Corea del Nord e del Sud si sono unite in una competizione internazionale. Accadde gi¨¤ ai Mondiali di Chiba 1991, in Giappone. quando la squadra congiunta vinse il titolo battendo in finale la Cina.
Gasport
© RIPRODUZIONE RISERVATA