Con Cerioni il fioretto azzurro ¨¨ gi¨¤ rinato: "Non mi aspettavo questi risultati"
Cinque vittorie e undici podi individuali, cinque vittorie a squadre: chi si aspettava un inizio cos¨¬ travolgente? Richiamato dopo i Giochi di Tokyo alla guida del fioretto azzurro, 9 anni dopo il suo addio all’indomani della trionfale Olimpiade di Londra, Stefano Cerioni ha appena archiviato un weekend di Coppa del Mondo trionfale: a Plovdiv, in Bulgaria, gli uomini hanno monopolizzato il podio individuale con il redivivo Alessio Foconi, il vicecampione olimpico Daniele Garozzo e il giovane talento Tommaso Marini, poi l’indomani hanno lasciato le briciole alle squadre avversarie nella gara a squadre; le donne, a Tauberbischofsheim (Germania), all’indomani del terzo posto di Erica Cipressa hanno vinto a loro volta il torneo a squadre. Quasi un clamoroso en plein, che fa seguito appunto ai successi e ai podi a ripetizione centrati nelle gare precedenti di Coppa, oltre che nei due principali eventi giovanili, vale a dire Mondiali ed Europei under 20 e under 17. E quello che dopo l’Olimpiade giapponese sembrava un settore in difficolt¨¤ – pi¨´ mentale che tecnica, per la verit¨¤ – adesso ¨¨ sulla rampa di lancio ideale per riprendersi lo scettro e costruire il riscatto a Parigi 2024. Insomma, il fioretto – l’arma pi¨´ vincente della scherma azzurra - sembra di nuovo in salute.
Cerioni, dica la verit¨¤: si aspettava un avvio di stagione del genere?
"In principio no, non osavo tanto. O meglio: non mi aspettavo che si potesse fare cos¨¬ bene in cos¨¬ poco tempo. Ma con il senno di poi, alla luce del lavoro svolto, ammetto che i risultati ottenuti finora non mi stupiscono. E adesso sto cominciando a divertirmi".
Che cosa ha cambiato in particolare?
"Subito ho detto ai ragazzi di resettare tutto, di dimenticare quello che era successo fino al giorno prima, di pensare solo a ripartire. Mentalmente quella doveva essere la prima cosa da fare. Del resto, il passato non si pu¨° cambiare, semmai bisogna solo fa tesoro degli errori e delle sconfitte. In pedana ho chiesto loro di cambiare ritmo, di essere pi¨´ aggressivi. La chiave ¨¨ quella".
Cosa l’ha soddisfatta di pi¨´, a prescindere dai risultati?
"Era importante soprattutto ritrovare lo spirito di gruppo nelle gare a squadre, anche pensando alla qualificazione olimpica, e la risposta ¨¨ stata pressoch¨¦ immediata. Gli uomini, in particolare, dovevano rilanciarsi e lo hanno fatto subito: le tre vittorie su quattro gare lo stanno a dimostrare (a Plovdiv l’Italia ha lasciato tutte le squadre avversarie a pi¨´ di 15 punti di distanza; ndr)".
Altri motivi di soddisfazione?
"Il fatto che sul podio siano saliti anche non i soliti noti, o comunque i pi¨´ attesi, ¨¨ un particolare importante, perch¨¦ ¨¨ il termometro della salute del settore. Anche se poi le scelte diventano pi¨´ difficili, ¨¨ sempre meglio avere problemi di abbondanza".
I giovani talenti Tommaso Marini e Marina Favaretto avevano una lente di ingrandimento speciale…
"E hanno risposto subito benissimo. Tommaso adesso lo alleno personalmente io, ha vinto la prima gara di Coppa del Mondo, sta tirando fuori tutto il suo potenziale, si ¨¨ inserito molto bene nel gruppo. Martina (che a sua volta ¨¨ salita per la prima volta sul podio; ndr) sta seguendo il cammino che m’aspettavo e sta maturando bene. Ma non ci sono solo loro".
E la vecchia guardia?
"Garozzo ¨¨ una garanzia. Foconi sta finalmente diventando pi¨´ reattivo: ha sempre sofferto gli assalti brevi delle gare a squadre, faticava a carburare e di questo se ne crucciava anche nei confronti dei compagni, ma ora lo vedo molto pi¨´ sul pezzo. Alice Volpi ¨¨ partita fortissimo, con tre vittorie nelle prime tre gare, ma pu¨° ancora migliorare, soprattutto in continuit¨¤".
E Arianna Errigo?
"Sta tornando Arianna Errigo. Dopo Tokyo e l’ennesima delusione ha avuto bisogno di staccare, di rigenerarsi. L’ho trovata provata da un periodo difficile, anche le energie mentali spese nella vicenda sciabola hanno avuto il loro peso. Aveva perso sicurezza, ma la sta ritrovando. Anche Arianna adesso la alleno direttamente io, con Luca (il marito ed ex azzurro Simoncelli; ndr) che la segue poi a Frascati: stiamo facendo un bel lavoro, sono certo che torner¨¤ quella dei bei tempi".
I Mondiali e gli Europei giovanili hanno regalato un bel po’ di medaglie…
"Confesso che sono stato sorpreso. In principio il livello dei nostri under 20 mi era sembrato un po’ basso, invece devo dire che ¨¨ molto meglio di quanto pensassi. C’¨¨ materiale molto interessante su cui lavorare in prospettiva futura, mi ero sbagliato".
Questa ¨¨ una stagione particolare, servir¨¤ per fare un po’ di prove. Poi, per¨°, nel marzo 2023 scatter¨¤ la qualificazione olimpica e non ci saranno molte occasioni per gli esperimenti: si ¨¨ dato una deadline?
"Manca solo la gara di Coppa in Sud Corea (dal 13 al 15 maggio, ndr), quindi far¨° le mie scelte per Europei (ad Antalya, dal 17 al 22 giugno; ndr) e per i Mondiali (al Cairo, dal 15 al 23 luglio; ndr). Nessuno ¨¨ tagliato fuori a prescindere. E anche in chiave olimpica non ho nessuna preclusione a gettare nella mischia i giovani, ma ¨¨ chiaro che mi devono dare delle risposte importanti".
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