Scattano oggi i Mondiali in Sud Corea: assegneranno 60 carte olimpiche. La nazionale azzurra con la Zublasing, mentre arrivano a Sud per la prima volta i tiratori nordcoreani
Scattano oggi con la cerimonia a Changwon in Sud Corea, i Mondiali di tiro, che metteranno in palio i pass olimpici per Tokyo 2020, ovvero 60 carte olimpiche - tra le 360 totali tra tiro a segno e volo - verranno assegnate nelle 10 gare olimpiche che si svolgeranno fino al 15 settembre nei campionati con 1806 tiratori di 90 Paesi. I primi titoli saranno assegnati domani nelle specialit¨¤ miste di pistola e carabina 10 metri, dove gli atleti avranno l’opportunit¨¤ di conquistare 2 quote per ciascun evento, mentre per le altre specialit¨¤, in ciascuna gara saranno disponibili 4 pass in ogni evento. L’Italia seniores schiera Armiraglio, Bacci, De Nicolo, Weithaler; Badaracchi, Di Martino, Giordano, Chelli, Mazzetti, Spilotro, nonch¨¦ nel volo subito nei primi 75 piattellie Pellielo, De Filippis e Grazini; donne, Ziviani, Gambaro, Sena, Zublasing; Lesti. Tra le curiosit¨¤, la prima volta dei tiratori nordcoreani in gara in Sud Corea dove gareggeranno 1800 atleti: sono in 22 i membri della delegazione del Nord con 12 atleti e 10 tra dirigenti e allenatori, e son stati accolti calorosamente all’aeroporto di Gimha, con un cartello “We are one, glad to meet you”. Per il sindaco di Changwon, Huh Sung-moo ¨¨ “¨¨ un messaggio di pace” dopo i Giochi di PyeongChang e alcuni team misti ai Giochi Asiatici di Giakarta. Il disgelo continua.
PELLIELO VERSO l’OTTAVA A TOKYO —
Nel tiro a volo, sar¨¤ subito in pedana l’uomo dei record, nella fossa olimpica (o trap), cio¨¨ Giovanni Pellielo. Il campione vercellese alla vigilia mette in chiaro il suo obiettivo principale: ?Voglio la carta olimpica per partecipare alla mia ottava Olimpiade, a Tokyo 2020?. Quarantotto anni, portacolori delle Fiamme Azzurre, Pellielo festeggia anche il suo ventesimo Mondiale consecutivo. Dopo l’esordio a Barcellona nel 1993 “bagnato” con l’argento, Johnny non ha mai mancato l’appuntamento con la rassegna iridata conquistando 4 titoli di campione del mondo (Nicosia 1995, Lima 1997, Barcellona 1998, Lima 2013), 3 medaglie d’argento (oltre a quello del 1993 anche nel 2003 a Nicosia e nel 2015 a Lonato) e 2 medaglie di bronzo (Lathi 2002 e Granada 2014). Nessuno ha fatto meglio, mentre a livelli di ori mondiali 4 li ha vinti anche il francese Michael Carrega negli anni 70. Ma, pi¨´ che una nuova medaglia mondiale, l’obiettivo dell’azzurro sar¨¤ quello di chiudere subito la pratica della qualificazione olimpica per assicurarsi la partecipazione a Tokyo 2020. Dal suo debutto olimpico a Barcellona 1992 sono passati 26 anni, e da quella volta Pellielo ha sempre fatto parte della spedizione italiana ai Giochi, arrivando per quattro volte al podio con il bronzo di Sydney 2000 e gli argenti di Atene 2004, Pechino 2008 e Rio de Janeiro 2016. Quella giapponese potrebbe essere la sua ottava Olimpiade, e in tal caso Pellielo eguaglierebbe il primato dei cavalieri Piero e Raimondo D’Inzeo che presero parte a otto edizioni dei Giochi, cos¨¬ come la canoista Josefa Idem, che per¨° per due volte ha rappresentato la Germania (poi 6 volte con l’Italia). Va comunque detto che la carta olimpica nel tiro a volo spetta al Paese e non al singolo atleta che la conquista, ma in Fitav hanno gi¨¤ fatto capire che se sar¨¤ Pellielo ad ottenerla, poi gli sar¨¤ garantito il posto ai Giochi, a meno di eventi imprevedibili. “Indubbiamente il Mondiale di Changwon rappresenta il punto di partenza del cammino che ci deve condurre a Tokyo - dice ancora Pellielo, in gara da domani -. Sar¨¤ un’impresa ardua, si parte in salita e la prima tappa sar¨¤ la scalata dell’Everest. Le carte olimpiche andranno solo ai primi quattro. Tutti gli altri dovranno aspettare le quattro prove di Coppa del Mondo del 2019, ma io vorrei strappare subito il mio biglietto”. Determinato ed agguerrito, Pellielo non vuole fare previsioni, si limita a dire che “sono pronto. Spero di fare bene e soprattutto di dare il meglio di me cos¨¬ da non dover poi recriminare nulla. La cosa pi¨´ importante e che ha sempre animato la mia azione da sportivo ¨¨ questa: avere la consapevolezza di aver dato tutto per me stesso e per il mio Paese”.
Gasport
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