La regola fu istituita nel 1973 dal Boss, George Steinbrenner. Oggi il figlio Hal, per timore di perdere qualche giocatore, ha scelto di abolirla
Che barba! Noia? No, letteralmente, i peli in faccia. Addio rasoi, niente schiuma. Non l'avranno presa bene quelli della Gillette magari, ma sicuramente i giocatori dei New York Yankees hanno festeggiato. Dopo oltre mezzo secolo infatti, la franchigia pi¨´ vincente (27 titoli) nella storia delle Major League ha posto fine a una delle regole pi¨´ antiquate e anacronistiche che per¨° l'ha contraddistinta dal 1973, quella che proibiva ai suoi tesserati di lasciarsi crescere la barba o di portare i capelli lunghi. I baffi erano invece consentiti, come quelli famosi "a manubrio" di Goose Gossage
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le parole
¡ª ?"Nelle ultime settimane ho parlato con un gran numero di ex ed attuali Yankees - di diverse epoche - per ascoltare il loro punto di vista sulla nostra politica di lunga data in materia di barba e cura della persona, e apprezzo il loro feedback sincero e vario - ha spiegato Hal Steibrenner, proprietario dei newyorchesi - Queste conversazioni pi¨´ recenti sono un¡¯estensione del dialogo interno in corso che risale a diversi anni fa. Alla fine la decisione finale spetta a me e, dopo un¡¯attenta considerazione, modificheremo le nostre regole per consentire ai nostri giocatori e al personale in uniforme di avere barbe ben curate. ? il momento opportuno per andare oltre la nostra precedente politica¡±.
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il boss
¡ª ?Era infatto stato suo padre, il leggendario Boss, George Steibrenner, che quando compr¨° la franchigia nel 1973, osserv¨° la sua squadra sulla schierata lungo la linea di prima base per l'Opening Day contro Cleveland. Steinbrenner non era ancora ¡°The Boss¡±, cos¨¬ nuovo nel ruolo che non riusciva a identificare i giocatori dai loro volti. Si concentr¨° invece sui loro capelli: baffi e ciocche arruffati, barbe incolte. Si accigli¨°, scarabocchiando i numeri dell'uniforme su un pezzo di carta spedito con urgenza al manager Ralph Houk. "D¨¬ a questi di tagliarsi i capelli" ordin¨° Steinbrenner. Da allora se indossavi la casacca dei Pinstripers, era obbligatorio avere il viso "pulito".
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La scelta fu fortemente influenzata dal background militare di Steinbrenner, che aveva frequentato la Culver Military Academy in Indiana e prestato servizio come sottotenente nell'aeronautica degli Stati Uniti. ¡°Non ho nulla contro i capelli lunghi di per s¨¦ - disse al New York Times nel 1978 - ma sto cercando di instillare un certo senso di ordine e disciplina nel club, perch¨¦ penso che la disciplina sia importante in un atleta".
paura
¡ª ?Un fattore determinante, che Hal Steinbrenner ha riconosciuto essere ¡°di natura ipotetica¡±, ¨¨ che gli Yankees temono di poter perdere un futuro free agent a causa di questa politica. Il manager Aaron Boone ha detto: ¡°Non vogliamo mai perdere un giocatore. Se avessimo perso anche un solo giocatore a causa di questa regola, sarebbe gi¨¤ stato uno di troppo¡±.
Gazzetta dello Sport
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