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Dai 12 hot dog di Ruth ai 117 kg di Doncic: bilance e atleti, storia di un rapporto difficile
Ci vuole un fisico bestiale. Dimenticatevi il David, il marmo, lĄŻaddominale scolpito: si pu¨° essere campioni anche con qualche chilo in pi¨´. Grasso ¨¨ bello. Ma non per tutti. A un certo punto della sua carriera Ronaldo - quello prima di Cristiano - si stuf¨° di essere chiamato gordo. "? sempre la stessa cosa. Se non segno gol ¨¨ perch¨Ś sono grasso. Se segno ¨¨ perch¨Ś ho perso peso. Il mio peso ideale ¨¨ 88 chili, non so quanto peso al momento e non mi interessa moltoĄą. Era arrivato in Europa all'inizio degli anni Novanta. Magro come un fuso, veloce come un fulmine. Al Real Madrid cominci¨° a ingrassare, stampa e tifosi presero a insultarlo. Pi¨´ tardi si scopr¨Ź che la colpa era dellĄŻipertiroidismo, ma ormai il danno era fatto. Nel 2011, quando lasci¨° il calcio con pi¨´ di una lacrima sul viso dopo aver vinto tutto e battuto tutti i record, disse: Ą°Volevo continuare, ma non ci riesco pi¨´. Penso a un'azione, ma non riesco a farla come vorrei. ? il momento. ? il corpo che mi fa male. La testa vuole andare avanti, ma il corpo non ne pu¨° pi¨´Ąą. Il corpo degli atleti ¨¨ luogo di storie. Celebrato, scolpito, mostrato. Stereotipato, fin dallĄŻantichit¨¤. In unĄŻepoca in cui gli atleti di alto livello sono ossessionati dalla percentuale di grasso corporeo e preferiscono i frullati alla pasta prepartita, ci sono anche straordinarie eccezioni.