The Taylor Swift effect: come una popstar sta cambiando l'Nfl

Lo chiamano “the Taylor Swift effect” il che, a ben vedere, è già di per sé abbastanza auto-esplicativo. La popstar più famosa del pianeta, l’artista da oltre 1.300 premi (tra cui 12 Grammys, dato però che si aggiornerà molto presto) vinti un po’ ovunque, la cantante più ascoltata del 2023 con oltre 26 miliardi di brani riprodotti in streaming sulla piattaforma di Spotify, dopo l’industria musicale, sta rivoluzionando anche lo sport americano, travolgendo con un’ondata di inaspettata popolarità la disciplina che meglio di tutte le altre incarna lo spirito a stelle e strisce: il football. Non che ne avesse bisogno, il football, a essere sinceri, visto e considerato che nella terra del Super Bowl il pallone ovale è una specie di seconda religione, un monopolio dell’attenzione mediatica nazionale, un’ipnosi collettiva quantomeno tra settembre e febbraio. I numeri dell’NFL sono, o per meglio dire sarebbero, sbalorditivi così come sono, senza la spinta di un’icona globale come Taylor, il cui avvento, però, ha di nuovo cambiato le carte in tavola. Ovviamente in meglio.?