L’azzurro un po’ amaro dopo il 2¡ã posto nella sprint tl dietro il norvegese Klaebo: “E’ stata una bellissima sfida, non potevo davvero fare di pi¨´”
C’¨¨ un briciolo d’amarezza nelle parole di Federico Pellegrino, ma anche la consapevolezza d’aver fatto tutto quello che poteva per quel bis sfuggito di poco. L’azzurro non ¨¨ riuscito a difendere l’oro di Lahti ma solo perch¨¦ davanti aveva un fenomeno, il norvegese Klaebo. “E’ andata cos¨¬ - dice l’azzurro ai microfoni di RaiSport - Devo cedere lo scettro ma non sulla carta non c’erano molti dubbi che accadesse. L’argento resta una grande soddisfazione. E’ stata una bellissima sfida, con un avvicinamento diverso per noi due. Ho attaccato dove potevo, in salita, perch¨¦ era impensabile superarlo nello sprint, in semifinale non mi aveva recuperato troppo terreno. Non potevo davvero fare di pi¨´”. Poi una domanda che lo mette in difficolt¨¤, quella sulla dedica: “O cacchio - dice Pellegrino - Non ci avevo pensato perch¨¦ vincere una medaglia qui non ¨¨ facile. Lo dedico al mio oro pi¨´ grande, che ¨¨ sempre la mia Greta (la fidanzata, la sprinter Laurent, ndr.)”.
Federico Pellegrino sul podio mondiale. Afp
D.t. —
Il d.t. azzurro Marco Selle ¨¨ contento: “Sapevo che sarebbe stata difficile - racconta - Sino ai 300 metri ci credevo. Federico ha gestito bene la gara, era in gran forma, nella sua miglior giornata. Ci ha provato ma poi sulla velocit¨¤ Klaebo aveva una marcia in pi¨´. E’ andata cos¨¬, siamo tutti contenti, abbiamo confermato il podio di due anni fa, piazzato De Fabiano all’ottavo posto, il coronamento di una giornata preparata bene contro nazioni che hanno ben altre strutture per prepararsi”. E poi la chiusa: “Gi¨´ il cappello davanti a Federico, quando conta ci vuole un fenomeno per batterlo”.
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