A Cortina c'¨¨ un gigante stellare. Bassino e Brignone, ¨¨ per voi

Le azzurre contro il mondo con la spinta della Goggia: "Sentivo il bisogno di essere qui. Marta la pi¨´ forte, Federica tutta grinta, Gut la pi¨´ pericolosa"

? il giorno dei giorni, e non solo per l’Italia. Il gigante femminile che apre la quattro giorni delle prove tecniche ai Mondiali di Cortina ¨¨ probabilmente la gara dal tasso tecnico pi¨´ elevato, quella in cui si ritrovano tutte le stelle pi¨´ brillanti della galassia rosa dello sci. I primi sette nomi della starting list fanno semplicemente paura: Michelle Gisin, Marta Bassino, Petra Vlhova, Federica Brignone, Lara Gut-Behrami, Tessa Worley, Mikaela Shiffrin. Una densit¨¤ pazzesca. E a illuminare ancora di pi¨´ una giornata che gi¨¤ rifulge di suo, ieri ¨¨ arrivata a Cortina anche l’ottava stella, la pi¨´ sfortunata ma anche probabilmente la pi¨´ amata, se ¨¨ vero che anche in sua assenza qualcuno ha comunque deciso di appendere uno striscione in suo onore: "Sofia, presente nei nostri cuori".

In elicottero

Sofia Goggia ¨¨ arrivata a Cortina ieri mattina, in elicottero. Ha raggiunto l’hotel delle azzurre, il Franceschi, dove ha pranzato con Marta Bassino e ha portato un po’ di trambusto e di serenit¨¤, in un ambiente a met¨¤ tra la gioia per l’oro della piemontese, la delusione di Federica Brignone e il dolore per l’infortunio di Lara Della Mea nel Team Event (rotto il crociato del ginocchio sinistro, sar¨¤ operata; stagione ovviamente conclusa). Sofia si ¨¨ fatta visitare dal fisioterapista azzurro Gigi Devizzi e nel pomeriggio si ¨¨ concessa per una mezz’ora ai giornalisti. Oggi sar¨¤ all’arrivo di Rumerlo, l¨¬ dove nel 2019 accolse con un mazzo di fiori l’americana Lindsey Vonn e dove sognava di alzare le braccia al cielo nella discesa dei Mondiali, prima della maledetta caduta di domenica 31 gennaio a Garmisch. La prima buona notizia ¨¨ che Sofia ha trovato la forza e il coraggio per esserci. Appena una settimana fa, il solo ricordare ci¨° che le era capitato e ci¨° che aveva perduto l’aveva portata alle lacrime. "Avevo bisogno di tornare nel mio ambiente, di staccarmi da casa e da un Mondiale visto dal divano - racconta Sofia -. L’idea mi ¨¨ venuta domenica, mi sono confrontata con due persone, poi ho deciso. Luned¨¬ mi sono organizzata. Marted¨¬ sono andata a Milano con il mio skiman Barnaba Greppi per la visita di controllo al ginocchio. ? andata bene e a pranzo abbiamo visto la gara al telefonino. L’oro di Marta mi ha rallegrato. Il parallelo ¨¨ un terno al lotto ma lei ¨¨ stata brava a giocare le sue carte". Sofia appare tranquilla, rinfrancata. Forse non ¨¨ la capitana ma il suo carisma si avverte lontano un miglio. "Non aver raggiunto podi che apparivano alla portata deve essere stato duro da digerire - spiega l’olimpionica -, sia per gli uomini e sia per le donne. Il podio di Marta ha rotto il ghiaccio, ma ho sentito la spinta a venire su per fare il tifo, volevo esserci per loro. Spero di aver alleggerito un po’ il carico. Dire che la pressione di una gara ai Mondiali non si sente ¨¨ come raccontarsi la fiaba dell’orso".

Legame

Il fatto che Marta Bassino abbia dedicato la medaglia anche a Sofia ¨¨ il segno di un legame che si sta rafforzando tra le due. "Un consiglio per Marta? Credo che dovrebbe pensare a tutto fuorch¨¦ alla gara. A PyeongChang mi aiut¨° molto l’idea che le persone importanti della mia vita sarebbero rimaste comunque, a prescindere dal risultato. Marta pu¨° credere nell’oro perch¨¦ quest’anno ¨¨ stata la gigantista pi¨´ forte al mondo, tecnicamente ¨¨ una spanna sopra a tutte. ? stata costante nei risultati, il titolo mondiale sarebbe la ciliegina sulla torta della sua consacrazione. Una medaglia di Federica nascerebbe invece dalla grinta. So che rabbia ha dentro e so anche che pu¨° fare la zampata perch¨¦ sta sciando bene. In queste situazioni sa tirare fuori delle manche come poche altre riescono a fare". La concorrenza, per¨°, ¨¨ forte: "In gigante la Worley ¨¨ in gran spolvero, la Shiffrin sta sciando forte, la Vlhova ci prova sempre. Ma se devo dire chi ¨¨ davvero pericolosa, allora dico Lara Gut-Behrami. Ha fatto podio nell’ultimo gigante a Plan de Corones, ha un atteggiamento mentale agguerrito e lucido. La stimo molto".