Mondiali, Schieder: "Dopo Kriechmayr speravo nel podio"
A un soffio dal podio nella discesa mondiale. Florian Schieder a un certo punto ci ha creduto. Non tanto nella vittoria, contro un Odermatt cos¨¬ dominante non sarebbe bastata la gara perfetta, ma almeno in una medaglia. L'ha mancata per 20 centesimi, chiudendo settimo. "Purtroppo s¨¬, ho commesso un errore nell'ultimo pezzo, che alla fine ¨¨ stato decisivo – dice il 27enne di Castelrotto, lo stesso paese di Peter Fill, dove la famiglia ha un maso -. Ma bisognava rischiare e se vai a tutta pu¨° succedere di sbagliare. Quando ho visto che anche Kriechmayr mi ¨¨ finito dietro, ho sperato nel podio, peccato. Per¨° ho dato il massimo, penso di aver fatto una bella gara. Sono soddisfatto, non dimentico da dove arrivo (due anni fa ai Mondiali di Cortina si ruppe il crociato del ginocchio sinistro; ndr). Ho iniziato questa stagione senza particolari aspettative, senza pressione. E finora ¨¨ stata un'ottima stagione (impreziosita dal 2¡ã posto a Kitzbuehel sempre in discesa).
Paris
¡ªDominik Paris gli ¨¨ finito subito dietro staccato di 4/100, ottavo ex-aequo con lo sloveno Hrobat. "Dovevo solo sciare pi¨´ veloce – spiega laconico il leader azzurro -. In alcuni tratti, soprattutto in alto, ho commesso qualche errore. Su questa pista, molto tecnica, era fondamentale portare velocit¨¤ da cima a fondo, perch¨¦ poi non la si pu¨° pi¨´ recuperare. Evidentemente non ci sono riuscito. Sicuramente ora va molto meglio rispetto a un mese fa, ma non sono ancora al top. Ma pensiamo alle ultime gare, la stagione non ¨¨ finita qui. Odermatt? Gi¨´ il cappello. Sfrutta la pendenza, affronta le curve con il compromesso perfetto, nessuno lo sa fare come lui".
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Casse
¡ªIl pi¨´ deluso di tutti ¨¨ Mattia Casse, solo 20¡ã a 1"83 da Odermatt, dopo che in stagione era stato il pi¨´ costante ai vertici, infilando tre terzi posti. "C'¨¨ poco da dire, non ho mai trovato il giusto feeling, non sono mai riuscito a fare velocit¨¤ – ammette con la consueta franchezza il piemontese trapiantato a Bergamo -. Sapevo che non era la mia pista. E purtroppo la gara lo ha confermato. Guardiamo avanti".
Marsaglia
¡ªAll'ultimo Mondiale, Matteo Marsaglia si rammarica per quella sbavatura nella parte finale che lo ha fatto uscire dalla top ten: 15¡ã a 1'53" da Odermatt. "L¨¬ ho lasciato almeno quattro decimi, peccato. Ma bisognava spingere a tutta per non avere rimpianti. Di sicuro non mi ha agevolato la botta che ho preso ieri in prova a un ginocchio: stamattina non si piegava. Ma non voglio cercare scuse, in partenza era tutto ok". Facile che ora qualcuno rinfocoli la polemica per la scelta di schierare lui nel quartetto azzurro a scapito di Christof Innerhofer. Marsaglia non usa il fioretto. "Bisognerebbe anche subito spegnerla, 'sta polemica – dice Matteo -. Christof dovrebbe chiarirsi con noi. Ha detto cose non vere. Non ¨¨ mai esistita una selezione, il criterio della scelta dei quattro titolari era ben chiaro da tempo. Ma lui ¨¨ il solo che non lo aveva chiaro. Ha creato scompiglio, ha dato fastidio a tutti, compresi i tecnici. Io addirittura ho voluto dargli ieri una risposta sul campo, tirando in prova quando avrei potuto farne a meno. E infatti mi sono anche preso la botta al ginocchio e ho sprecato energie per la gara. Ma era necessario farlo, anche se le prove si chiamano cos¨¬ non per caso. E' stata una scena ridicola la sua. Christof ha un po' stufato, diciamo le cose come stanno".
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