Goggia vola in prova e cerca l'oro in discesa: "Io sono pronta"
Miglior tempo anche nell’ultima prova. E addirittura con 46/100 sulla seconda, l’austriaca Puchner. Vuol dire qualcosa, ma sino a un certo punto. La stessa Goggia lo sottolinea subito: “Non so quanto le altre abbiano tirato, se qualcuna ha alzato il piede prima”.
Domani si riazzera tutto, domani sar¨¤ il giorno dei giorni. Il suo giorno, quello per andare all’assalto dell’unico successo che ancora le manca nella “sua” discesa, dopo l’oro olimpico e dopo le tre Coppe del Mondo di specialit¨¤ (e la quarta ¨¨ gi¨¤ in tasca). Anche se ai Mondiali ha gi¨¤ vinto un argento e un bronzo, ma in superG e in gigante. “Ho disputato una buona prova - dice la bergamasca -: sapevo che dovevo metterci un po’ pi¨´ di intensit¨¤ rispetto anche a ieri. ? una pista che va molto interpretata, la difficolta grossa ¨¨ riuscire a interpretare le corde delle linee in determinate curve, quelle pi¨´ lunghe, che hanno angoli d’incidenza diversi tra la prima e la seconda parte. Ci sono ancora delle cose da mettere a posto, l’obiettivo e di arrivare ad aumentare la velocit¨¤ di quei 3 km orari, giocando sull’anticipo motorio”.
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STATO D’ANIMO
¡ª? una Goggia tranquilla, serena, che si ¨¨ messa alle spalle il dolore per la perdita dell’amica Elena Fanchini. “Non sento alcuna pressione - dice -: mi sono alzata col cuore pi¨´ leggero. Ieri era stata una giornata devastante, dal momento in cui abbiamo saputo della morte di Elena siamo andate tutte in tilt. Sugli sci poi ero stata centrata, ma appena tornata in hotel ho pianto senza sosta per tre ore. A un certo punto sono andata in camera da Gionni (Giovanni Feltrin, il tecnico delle velociste, ndr), una persona che mi conosce sin da quando arrivai in nazionale giovanissima, mi sono buttata sul suo letto, l’ho abbracciato e abbiamo pianto insieme per un po’. Tutte queste lacrime mi hanno fatto bene. Non avevo mai pianto cos¨¬ per nessuno, ma a pensarci, in effetti, non ho mai perso una persona a me cos¨¬ vicina”. L’avvicinamento a questi Mondiali non ¨¨ stato semplice. Prima l’infortunio alla mano sinistra, poi due scivolate di troppo, ma ora Sofi sta bene. “Tutte le armi sono a posto - conclude - e quello che ho ¨¨ abbastanza per far bene. Alla fine sono di nuovo al cancelletto di un Mondiale (salt¨° Cortina 2021 per infortunio, ndr), cio¨¨ il sogno di ogni bambino”.
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