Mondiali di sci: la valanga rosa ¨¨ il vero ostacolo per super Shiffrin
Tutti - pardon, tutte - contro Mikaela Shiffrin. I Mondiali che scattano oggi nel meraviglioso scenario di Courchevel e Meribel, in Alta Savoia, cadono nel clou di una stagione gi¨¤ favolosa della donna pi¨´ vincente della storia dello sci alpino, che dopo aver superato gli 82 successi in Coppa del Mondo della connazionale Lindsey Vonn, ed essere arrivata a una sola lunghezza dal mito Ingemar Stenmark, prenota altri record.
Non ci sarebbe da meravigliarsi se la Divina di Vail andasse a medaglia in almeno quattro gare: la combinata che oggi apre la rassegna iridata, il “suo” slalom, il gigante e il superG, con il punto interrogativo sulla discesa, che decider¨¤ di affrontare solo all’ultimo. Ma chi ha buona memoria, ricorder¨¤ che un anno fa, nelle finali di Coppa, proprio da queste parti la statunitense vinse anche la gara regina della velocit¨¤... Insomma, nel mirino - essendo lei gi¨¤ arrivata a quota 11 - ci sarebbe pure il record delle 15 medaglie mondiali della tedesca Christl Cranz, vinte peraltro negli anni 30, quando lo sci femminile era un affare per poche elette.
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Intendiamoci, Mikaela se la dovr¨¤ comunque sudare. E a rendere la vita difficile alla “signora Kilde” sar¨¤, prima di tutte, la nuova Valanga Rosa. L’Italia mette in campo infatti un poker di donne da medaglia potenzialmente in grado di lasciare il segno in almeno quattro gare sulle sei del programma femminile. Sofia Goggia, nonostante i lividi e gli acciacchi, ¨¨ la favorita indiscussa della discesa: lo dicono i risultati, quelli di questa stagione (quattro vittorie e un secondo posto) ma pure quelli delle quattro stagioni precedenti, nelle quali ha incassato anche tre Coppe di specialit¨¤. ? opinione diffusa: solo lei pu¨° perdere l’oro. Ma sempre in discesa non si pu¨° assolutamente chiamare fuori dal pronostico la valtellinese Elena Curtoni, che ha trovato una continuit¨¤ ad alti livelli mai raggiunta prima, impreziosita dal successo di St. Moritz nel giorno dell’infortunio alla mano sinistra della stessa Goggia.
La gara in cui l’Italia ha una supremazia stupefacente ¨¨ per¨° il superG, dove, sulla carta, tutte e quattro le azzurre sono da podio e pure da vittoria: Federica Brignone sembra la pi¨´ solida, ma le stesse Goggia e Curtoni, oltre a Marta Bassino - parlano per la cuneese i due terzi posti di gennaio a St. Anton e Cortina - si guadagnano grande credito. Ovviamente le chance della Bassino sono soprattutto legate al gigante: cinque podi stagionali (con la vittoria a Sestriere) parlano a suo favore. Per¨° tra le porte larghe si pu¨° serenamente scommettere anche sulla stessa Brignone. Al maschile, invece, non siamo alla stessa altezza. Tuttavia le ultime gare della stagione hanno confermato che il terzo posto di Mattia Casse in discesa sulla Saslong non ¨¨ stato frutto del caso: ce l’hanno detto chiaramente gli altri due terzi posti nella discesa di Wengen e nel superG di Cortina. E soprattutto ci hanno restituito un Dominik Paris come si deve proprio sul pi¨´ bello: quel secondo gradino del podio di Cortina aspetta solo una conferma.
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