La 20enne scomparsa dopo una caduta in allenamento era vicina al grande salto: "Mi dicono che ho talento, ma poi va coltivato con tanto lavoro"
La prima volta che le chiesero cosa rappresentasse la velocit¨¤, Matilde Lorenzi aveva appena tredici anni. Portava la coda, e quell¡¯aria di bambina camuffava il coraggio e la voglia di guardare lontano. "Il rapporto con la velocit¨¤ non ¨¨ ancora molto solido. Io ho ancora paura di andare pi¨´ veloce del solito". Le fecero un¡¯intervista a Rai Gulp, perch¨¦ Matilde era gi¨¤ una promessa e valeva la pena saperne di pi¨´ sui sogni, le ambizioni, il talento. E il talento, diceva, "ce l¡¯hai quando nasci, poi si pu¨° coltivare, migliorare. Penso di avere talento, me l¡¯hanno detto fin da piccola. Il talento si coltiva provandoci in continuazione. Credendoci sempre". ? cresciuta al Sestriere, avrebbe compiuto 20 anni il 15 novembre 2024. Nella vita di Matilde lo sci c¡¯¨¨ stato sempre. Ha raccontato che la prima volta che prov¨° andava all¡¯asilo. I buoni maestri si riconoscono sempre e Matilde riconobbe il suo: "Nella categoria cuccioli ne avevo uno molto bravo. Ma una passione si vede dalla voglia che uno mette".?
la strada giusta
¡ª ?Quattro anni fa debutt¨° nelle gare junior. Matilde si ¨¨ sempre dedicata principalmente alla Coppa Europa, secondo livello delle competizioni dello sci alpino. La prima gara si chiuse con un 57¡ã posto. Ma dentro aveva percepito qualcosa, sentiva che quella era la sua strada. Infatti i progressi si sono visti subito, al punto che Matilde non ha mai smesso di pensare in grande. Il miglior risultato ¨¨ arrivato in Coppa Europa del dicembre 2023 nel supergigante di St. Moritz. E poi il sesto posto in discesa e l¡¯ottavo in supergigante nei Mondiali juniores che si erano tenuti nella localit¨¤ francese di Chatel. Con il tempo, ha raccontato, "si ha un bel rapporto nel momento in cui si vince. Ma quando sei seconda a pochi centesimi si ¨¨ arrabbiati". A marzo di un anno fa sulle piste della Val Sarentino, Matilde si ¨¨ aggiudicata il titolo di campionessa italiana assoluta nel SuperG (¨¨ arrivata davanti a Laura Pirovano e Nicol Delago).?
Foto, moda e libert¨¤
¡ª ?Sciava per il Centro Sportivo Esercito, amava la fotografia. "Che al contrario dello sci ferma un momento, lo sci ¨¨ andare avanti e correre contro il tempo", aveva detto una volta. Ha la cameretta tappezzata di foto, niente selfie. La pi¨´ bella ¨¨ legata alla sua famiglia, al mare, in una posa che lei e i suoi fratelli replicarono anni pi¨´ tardi. "Una foto ¨¨ bella quando ¨¨ molto vivace, quando ci sono molti colori". Amava cucinare (soprattutto i dolci per la famiglia) e a volte fare l¡¯uncinetto. Le serviva per allentare la tensione prima di una gara. Doveva averlo visto fare a Dorothea Wierer. Leggeva romanzi, seguiva tantissimo la moda ("mi piace abbinare lo scaldacollo alla tutina o al casco"), era un¡¯amante della montagna. "La montagna ¨¨ un posto dove sentirsi liberi e lasciarsi andare. Mi piace anche senza neve, per correre e andare in bici". Era una promessa azzurra dello sci. Ma era anche una ragazza che sapeva capire le cose: "Il talento - aveva detto - ci vuole anche per sapersi rialzare. La nostra gloria pi¨´ grande ¨¨ rialzarsi quando si cade". Adesso Matilde non c'¨¨ pi¨´.
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