Il discesista cantautore verso la Coppa del Mondo: "Sto bene: tutto arriva se ti metti a combattere"
Dominik Paris. Getty
Un bimbo (Niko) nato quattro mesi fa, un cd di metallica scritto e cantato con il suo nuovo gruppo (?Rise of voltage?) a quasi 10 anni dall’esordio in Coppa del Mondo (nel gennaio 2009). Dominik Paris riparte da leader dei discesisti azzurri. Per numero di vittorie (9), per curriculum nelle classiche (2 Bormio e 2 Kitzbuehel), per quel talento innato per la velocit¨¤ mostrato sin da bambino. L’avvio a Lake Louise gli ha fatto tornare il sorriso, pi¨´ che ai tempi in prova, cercava le sensazioni che l’anno scorso aveva perso strada facendo. Sulla pista Olympic di Lake Louise ha vinto nel 2013, nelle ultime 4 edizioni non ¨¨ mai uscito dai 7. E le prime prove gli hanno dato le risposte che cercava, dopo qualche difficolt¨¤ negli ultimi allenamenti a Copper Mountain. ?La cosa strana ¨¨ che fa caldo, non sembra neanche di essere in Canada? dice al telefono, con la voce allegra di quando le cose vanno come vorrebbe.
Come arriva a questo avvio di Coppa?
"A Copper Mountain non ¨¨ stato un granch¨¦. Un po’ perch¨¦ non arrivava il nostro materiale e non abbiamo potuto testarlo, poi perch¨¦ c’era una neve aggressiva, un po’ strana per avere dei punti di riferimento".
Ci sono novit¨¤ di materiali?
"Ho sistemato un po’ lo scarpone e mi sembra di aver preso la strada giusta. Sono contento perch¨¦ l’anno scorso ho faticato, invece stavolta mi manca solo l’ultimo pezzettino di fiducia, ma il feeling ¨¨ gi¨¤ buono".
Come sta andando il cd "Time" che ha inciso col suo gruppo Rise of voltage?
"Ci siamo messi insieme il 17 febbraio, siamo in 4, io sono il cantante e ho scritto tutti i testi, ho cominciato in Argentina, ho finito tra la gara di Kvitfjell e il ritorno a casa a fine stagione. Abbiamo provato a fare le nostre canzoni, per metterci qualcosa di nostro pi¨´ di quello che puoi mettere in una cover".
? un campione anche come autore di musica metal?
"I testi vanno un po’ insieme allo sci, ho cercato di tirare fuori la mentalit¨¤, quello che puoi avere, che puoi migliorare. Di come tutto arriva se ti metti l¨¬ a combattere. Poi ci sono altri testi pi¨´ inventati. Alcuni colleghi mi hanno chiesto il cd, abbiamo fatto un concerto in estate, uno a Merano prima di partire per la trasferta, per lanciarlo".
Ha cambiato qualcosa dopo la scorsa stagione?
"No, ho lavorato sulla stessa strada. Fino alla prossima Olimpiade sar¨° con la Nordica, come da quando ho 12 anni. Lo staff intorno ¨¨ lo stesso".
Ha sempre detto che scia perch¨¦ ¨¨ un divertimento. Lo ¨¨ ancora?
"Assolutamente s¨¬, mi piace e mi diverto soprattutto quando le cose mi vengono come vorrei. A Copper mi divertivo un po’ meno, ma qui ¨¨ andata gi¨¤ meglio da subito".
Si lancer¨¤ ancora in gigante come la scorsa stagione?
"Non lo so ancora, prima voglio mettere a posto la discesa e soprattutto il superG, che avevo un po’ perso per strada l’anno scorso. Se arrivano risultati con continuit¨¤ inserir¨° anche il gigante".
Come va la squadra?
"Bene, c’¨¨ una bella atmosfera. E anche Buzzi sta arrivando, si ¨¨ fatto sentire in allenamento e per noi ¨¨ uno stimolo in pi¨´. La crescita di un giovane in squadra ¨¨ sempre buona, se va veloce ti costringe a svegliarti un po’, altrimenti con il passare degli anni rischi di addormentarti".
Lei ha sempre occhio clinico sullo stato di salute degli avversari, chi ha visto andare pi¨´ forte?
"I tedeschi, poi i francesi si sono ripresi dall’insuccesso dell’anno scorso. E i norvegesi ci sono sempre. Per stare davanti c’¨¨ sempre da dare tutto".
Marisa Poli
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