Sulla Saslong grande prova dell’azzurro, che cede per soli 5 centesimi al norvegese Svindal: “Ho tirato le curve come Valentino Rossi”
Christof Innerhofer ¨¨ secondo nel superG della Val Gardena dietro Svindal: 1’28”65 il tempo del norvegese, che trionfa per la quinta volta nella specialit¨¤ sulla Saslong, 1’28”70 il tempo dell’azzurro autore di una grandissima gara su una pista che gli ¨¨ sempre stata indigesta. Terzo l’altro norvegese Jansrud. Fuori Dominik Paris, in ritardo Peter Fill.
la gara —
Per Christof ¨¨ il secondo podio stagionale dopo il secondo posto in discesa a Lake Louise, ma il primo sulla Saslong, dove non aveva mai occupato uno dei tre gradini, sia in discesa sia in superG. Per qualche minuto ha anche cullato il sogno del trionfo prima di arrendersi al fenomenale Svindal, arrivato a quota sette successi in Val Gardena (due discese e cinque superG) e a 36 complessivi in Coppa. Primo sorriso stagionale per lui, fin qui frenato da un infortunio a una mano. Partito col pettorale numero 13, il norvegese ¨¨ dietro di 9 centesimi al penultimo intermedio, poi all’ultimo rilevamento fa registrare la velocit¨¤ pi¨´ alta e a oltre 115 km/h recupera e vince per appena 5 centesimi balzando anche in testa alla classifica di Coppa del Mondo con 297 punti, contro i 280 di Marcel Hirscher (che non era in pista). Per Innerhofer, bando alla scaramanzia, ¨¨ il 17ˇă podio in Coppa del mondo: era dalla discesa di Bormio del 2010 che arrivava tra i primi tre in una gara italiana. Quarto al primo intermedio, ¨¨ fantastico nella parte centrale, tecnica e rapida e eccellente anche nel finale. Kjetil Jansrud ¨¨ terzo a 27/100, Dominik Paris invece parte fortissimo, con il miglior tempo al primo intermedio e la seconda velocit¨¤ pi¨´ alta al primo rilevamento, ma poi taglia una porta quando intravedeva comunque un buon piazzamento. Bravo Emanuele Buzzi, che chiude a 1”44 da Svindal, mentre Peter Fill, in pista solo per testare la sua condizione, dimostra di essere ancora in ripresa. Domani si replica sulla Saslong: alle 11.45 ¨¨ in programma la discesa. L’anno scorso vinse Svindal, guarda caso. Ma la muta azzurra adesso lo bracca.
le dichiarazioni —
“Sono contento perch¨¦ dopo la doppia delusione di Beaver Creek c’era la giusta occasione per prendermi la rivincita, ho guardato i primi numeri scendere e ho potuto studiare ulteriormente le linee, ho capito che si poteva tagliare ulteriormente. Cos¨¬ ho piantato bene il piede, ogni tanto finivo ancora un po’ laterale, mi sono messo a fare pieghe pesanti come Valentino Rossi, l’importante ¨¨ avere un buon feeling quando esci dal cancelletto. Ho preso tanta fiducia nella scorsa estate facendo gigante, ho lavorato tanto in primavera per cercare di raddrizzare e rimanere sempre in movimento, finalmente a Lake Louise sono salito su un podio che fino all’anno scorso sembrava impossibile, sono soddisfatto perch¨¦ in supergigante ho proprio bisogno di punti. Vedere sul tabellone il mio tempo colorato di verde mi ha dato tanta gioia, una volta che hai vissuto tanti momenti di felicit¨¤ sportiva come mi ¨¨ accaduto in passato, poi ti viene voglia di riviverli e so che posso ottenerne ancora tanti”.
Gasport
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