Sci, Goggia tra dubbi e rinvii: punta direttamente ai Mondiali?
Non sar¨¤ certo a St. Anton, come aveva sognato. N¨¦ a Cortina, dove l’anno scorso aveva vinto la discesa. Settantasette giorni dopo la caduta (banale) mentre si allenava in gigante sul ghiacciaio austriaco di Hintertux e il conseguente infortunio (serio, frattura del malleolo destro) Sofia Goggia non ha ancora certezze sulla data del rientro. ?Cotidie sine mora, ogni giorno senza indugio... Questo 2019 parte con la consapevolezza che ogni passo (letteralmente!) sar¨¤ una conquista . E sar¨° io a compierli tutti, uno dopo l’altro, come sempre, d’altronde? ha scritto Sofia il 2 gennaio scorso sui social, dopo aver vissuto i giorni pi¨´ tormentati dopo l’infortunio. Il primo oggi sar¨¤ riprovare sugli sci dopo il tentativo dopo Natale, finito male.
I PROGRAMMI
¡ªTutto ¨¨ andato secondo i programmi, fino a Natale. I tempi di recupero sono stati da manuale: gesso, tutore, primi passi, addirittura qualche esercizio con gli scarponi, modificati per seguire la nuova forma della gamba. Ma il primo assaggio della neve, a La Thuile, accompagnata dallo skiman Federico Brunelli e dal tecnico del gruppo Elite Ettore Mosca Barberis, le ha lasciato dolori fisici e morali. ?Prima dell’infortunio mi ero mossa per una medaglia ai Mondiali e per due coppe di specialit¨¤, discesa e superG — erano i piani dichiarati del mese scorso —. E avevo lavorato tanto sul gigante, facendo passi avanti rispetto alla scorsa stagione. Ora la coppetta me la sogno, vedr¨° a che punto rientro. L’obiettivo sono i Mondiali di Are, ma non so come andr¨¤. Quella pista sono qui che me la studio, me la faccio un sacco di volte?. L’imprevedibilit¨¤ dei tempi del ritorno in gara, in attesa del prossimo controllo, cambiano ancora tutto. ?Domani Sofia far¨¤ una lastra di controllo — dice Andrea Panzeri, della Commissione medica della Fisi —, luned¨¬ poi valuteremo la situazione e le successive tappe?. Perch¨¦ in fratture del genere non c’¨¨ ?normalit¨¤?, nel senso che i tempi di recupero sono personali e difficilmente prevedibili con precisione. Per esempio: Marcel Hirscher si frattur¨° il perone destro, come Sofia, il 17 agosto del 2017 e torn¨° a sciare 55 giorni dopo (prima gara a Levi, 16¡ã in slalom, 87 giorni dopo la frattura). Proprio a Hirscher si ¨¨ rivolta la Goggia, subito dopo la caduta, per chiedere consiglio sulla possibilit¨¤ di accorciare i tempi con l’applicazione di una placca. E ha ottenuto assistenza anche dal fisioterapista dell’austriaco Josef Percht.
GLI INFORTUNI
¡ªLa frattura del perone ¨¨ solo l’ultimo degli infortuni subiti da Sofia in carriera. E sempre arrivati dopo averla vista protagonista dei momenti chiave della sua carriera. Il recente stop ¨¨ succeduto all’oro olimpico di PyeongChang e alla conquista della coppa del Mondo di discesa, alle finali di Are. Ma gi¨¤ in passato la Goggia si era fatta male dopo aver vissuto grandi giornate: a Lake Louise 2013, per esempio, quando si ruppe il crociato del ginocchio sinistro in una caduta in discesa, un infortunio che le ¨¨ costato un paio di stagioni di assenza, era reduce dall’exploit dei Mondiali di Schladming, quando fin¨¬ quarta in superG dopo solo 5 presenze in Coppa del Mondo. E cos¨¬ era successo anche in passato, nell’estate 2009 Sofia si era fatta male a un ginocchio dopo aver conquistato tre tricolori aspiranti e tre top ten in gare Fis. Il 24 febbraio 2012 (piatto tibiale e stiramento dei collaterali di tutte e due le ginocchia) qualche settimana dopo la prima vittoria in Coppa Europa
I PIANI
¡ªOra, in attesa di conoscere luned¨¬ lo stato di avanzamento della calcificazione, restano aperte diverse possibilit¨¤. Se non sar¨¤ al via a Cortina, gara del cuore, dove l’anno scorso visse il trionfo (in discesa) e il disastro (caduta paurosa il giorno dopo, senza gravi conseguenze), che cosa resta in palio di davvero importante se non la gara dei Mondiali sulla pista dove l’anno scorso ¨¨ stata 2a (discesa) e prima (superG)? Il tempo stringe, solo Sofia pu¨° trovare le risposte. Mettendosi in gioco con tutta se stessa, che ¨¨ un po’ la sua vera specialit¨¤.
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