Da 17 anni (Ghedina) azzurri a digiuno in discesa sulla Saslong. Innerhofer: "Bisogna domare le onde"
Christof Innerhofer AP
L’Italjet e il sogno proibito. Come chiamare altrimenti l’unica pista dove Paris, Innerhofer e Fill, gli azzurri che insieme hanno vinto in tutte le altre localit¨¤ di Coppa, non hanno mai trionfato? Sar¨¤ la pressione di giocarsela in casa, spesso da favoriti, saranno le onde della Saslong sempre problematiche da interpretare, certo ¨¨ che l’ultimo azzurro a tagliare il traguardo da numero 1 nella discesa della Val Gardena ¨¨ stato Kristian Ghedina, una generazione di discesisti fa, nel 2001. Dominik Paris, terzo nel 2014, ¨¨ riuscito a salire sul podio. Peter Fill lo ha sfiorato la stagione successiva, per un quarto posto che l’ha lanciato verso la storica coppa di specialit¨¤. Christof Innerhofer negli ultimi anni ha raccolto i migliori risultati, con il quinto posto dell’anno scorso (a due decimi dal podio) e il 13¡ã di due anni fa. "L’ultimo anno ho fatto fatica in superG, in discesa ho cercato di essere pi¨´ scorrevole, non riesco ancora a fare la differenza su questi prati. Negli anni scorsi ero sempre dispiaciuto quando arrivava il weekend della Saslong, perch¨¦ sapevo che l¨¬ non sarei riuscito a rendere come volevo. Invece ultimamente non ¨¨ andata cos¨¬...".
unica A quasi 34 anni (li compir¨¤ luned¨¬) Inner arriva alle gare europee con la fiducia del 2¡ã posto — inatteso — di Lake Louise, pendio in teoria non adatto alle sue caratteristiche. "Incredibile che sia passato cos¨¬ tanto tempo dall’ultima vittoria italiana — dice Innerhofer —, perch¨¦ noi tre ne abbiamo vinte un po’ di gare, ma questa manca. La verit¨¤ ¨¨ che la Saslong ¨¨ una pista unica, non ne trovi un’altra cos¨¬ in Coppa del Mondo. ? la pi¨´ piatta, ma ¨¨ anche quella che ha pi¨´ onde. Se non riesci a far velocit¨¤ sulle onde, se non hai la dote della scorrevolezza, non hai chance". Christof scender¨¤ per la 12a volta sulla Saslong e in 7 occasioni non ha raccolto punti. E proprio su questo pendio 12 anni fa ha cominciato la sua avventura di Coppa in discesa, ma nelle ultime stagioni ha raccolto i risultati migliori: lui, velocista tecnico per eccellenza, che si ¨¨ convertito alla scorrevolezza. "Non sono mai stato un drago sulle onde, per¨° ultimamente sono diventato pi¨´ scorrevole. Forse ¨¨ per questo che negli ultimi anni ¨¨ andata meglio. Pure Fill si ¨¨ scoperto pi¨´ scorrevole, Paris ¨¨ molto bravo sui salti e non ha problemi quando c’¨¨ da fare velocit¨¤. Si, vedendo le sue caratteristiche non mi spiego come mai non abbia ancora vinto qui".
avvio La stagione degli azzurri della velocit¨¤ ¨¨ cominciata con il botto, con il doppio podio a Lake Louise, poi Paris si ¨¨ rivisto tra i migliori tre in superG a Beaver Creek, dove Innerhofer invece non ha raccolto quanto voleva. "Non ci ho dormito due notti per come ¨¨ andata l¨¬, in superG ho cannato la sesta curva, quella che ti lancia sul piano, ed ¨¨ finita l¨¬. ? che quando non sento lo sci, faccio il contrario di quanto servirebbe". I problemi fisici che fino a due stagioni fa lo avevano costretto ad allenamenti part time sono superati, "l’estate di allenamenti ¨¨ stata tranquilla, ho lavorato molto sul gigante. In discesa mi sento a posto con il set up di materiali, in superG un po’ meno, ho cambiato per Beaver Creek ma non ho avuto buone sensazioni". Alla tredicesima stagione di Coppa chiede "di stare bene, di avere tutti i giorni una chance per provarci. Sono molto concentrato sulle gare, so di poter ancora sfruttare l’occasione. L’obiettivo per me ¨¨ di non perdermi in troppi di pensieri, di dedicarmi solo alle cose fondamentali".
gigante La passione per lo sport che ha regalato a Innerhofer medaglie olimpiche e mondiali ¨¨ sempre la stessa. Un esempio? Rientrato da Beaver, Inner si ¨¨ iscritto a un gigante Fis, a Monte Spicco, ed ¨¨ arrivato secondo. "Mi diverto sempre tanto, ¨¨ molto utile, ¨¨ una disciplina fondamentale anche per la velocit¨¤. Sono contento di come ¨¨ andata la gara, mi sono veramente divertito in mezzo a tanti ragazzi giovani?. Giovani che nella velocit¨¤ azzurra faticano a emergere, finora l’unico nome ¨¨ quello di Emanuele Buzzi. ?Vedo pochi ricambi, no ho ancora visto i giovani di Coppa Europa, ma se penso alla nostra squadra di dieci anni fa..." ¨¨ l’allarme di Inner, che da buon espero di finanza qual ¨¨, ama fare pronostici (spessissimo azzeccati) su come andranno le cose. A partire da questa edizione della Saslong: "I favoriti sono sempre i norvegesi: Svindal, Jansrud. Ma vedo bene anche Feuz, in teoria dovrebbe essere la sua pista. E poi non dimenticatevi Domme...".
Marisa Poli
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