La fondista piemontese compie 50 anni: “Sorrido pensando alla rivalit¨¤ con la Di Centa. Ora parlo nelle scuole e tifo per... Marquez”
Al traguardo dei 50 anni, la voce di Stefania Belmondo si fa squillante, come se fosse la sera prima di una gara e stesse per andare a correre. La fondista pi¨´ amata, l’azzurra pi¨´ medagliata (22 tra Olimpiadi e Mondiali), la prima sempre: da Salt Lake City ’89 a Salt Lake 2002, apertura e chiusura di una grande storia italiana sbocciata a due passi dal Colle della Maddalena, a Pontebernardo di Pietraporzio. Quando Stefy vinceva la frazione aveva 32 abitanti, ora ne ha appena 12. ? lass¨´ che pap¨¤ Albino costru¨¬ un paio di sci in legno a quello scricciolo di tre anni. Nacque cos¨¬ un’epopea autentica.
Stefania, ¨¨ nata il 13 gennaio, come Pantani, ma un anno prima.
“Il 13 penso tutti gli anni a Marco, avrei sempre voluto chiamare la mamma, che non conosco. Era un grande talento, in salita aveva qualcosa in pi¨´, purtroppo ognuno di noi deve portare le proprie croci. Non voglio dire che l’hanno incastrato, c’¨¨ qualcosa di buio che nessuno sapr¨¤ mai perch¨¦ lui non c’¨¨ pi¨´, purtroppo”.
Come festegger¨¤ i 50 anni?
“Non voglio compierli! Io sono orgogliosa di essere un Capricorno. Una testa dura, se mi metto in testa una cosa voglio raggiungerla. Il compleanno arriva sempre troppo presto a inizio anno”.
L’ultima immagine da fuoriclasse che batte ogni avversit¨¤, bastoncini rotti e rivali sleali, ¨¨ il trionfo nella 15 km ai Giochi 2002.
“Quanto vorrei essere ancora in quegli anni, provo ammirazione e quasi voglia di essere ancora in Nazionale. Lo sport ti d¨¤ tanto, ti insegna e ti aiuta per la vita. ? bellissimo e lo dico spesso agli studenti. Forse avrei potuto arrivare a Torino 2006. Ma non ho rimpianti”.
Quant’¨¨ duro il mondo reale...?
“? stata dura il primo anno, quanto m’¨¨ mancato l’agonismo, girare il mondo. Ma mi sono adattata e sono contenta”.
Ha due figli di 15 e quasi 14 anni: hanno continuato l’opera?
“No, hanno provato, ma il fondo ¨¨ troppo faticoso. Mathias e Lorenzo preferiscono la discesa, il primo ¨¨ alto 180 centimetri come mio padre, Lorenzo fa anche kickboxing”.
Le sue imprese sembrano d’altri tempi: come sarebbe la Belmondo nei social?
“Io non sono su Facebook, ho chiuso Instagram: dopo un po’ mi stufo, amo muovermi. Mi danno fastidio, non sono curiosa su che cosa fa, dice o come si veste la gente. Non ¨¨ proprio necessario saperlo. Mi piace molto, invece, informarmi su Internet”.
Immagini sui social la sua rivalit¨¤ con Manuela Di Centa...
“A distanza di anni dico meno male che si parlava tanto di questa rivalit¨¤, s¨¬ in quegli anni Manu la pativo, ma aver diviso i tifosi se ¨¨ sano ¨¨ anche bello nello sport, l’importante ¨¨ non degenerare. Ora ci rido sopra”.
Come per la storia della borraccia, alla Coppi-Bartali?
“Ai Mondiali di Falun ’93, in cui ha cercato di staccarmi... Io non cercavo i media a tutti i costi. Lei diceva: “vinco 2-0 su Stefy per coppe del Mondo”. E io replicavo: 4-0 per ori mondiali...”.
Piuttosto le ha fatto pi¨´ male la rivalit¨¤ con le russe dopate?
“Il doping ha rovinato tutto: in estate ¨¨ venuta a Demonte Elena Vjalbe, ho parlato di questo anche con lei cui voglio bene. Quanto avrei potuto vincere di pi¨´? S¨¬ c’¨¨ rabbia aver perso dalle Yegorova, Lazutina, Danilova, mi dispiace, ma sono orgogliosa di aver vinto in modo pulito. Nelle scuole ai ragazzi dico: Non si vince solo con i muscoli, ma con la testa”.
Avrebbe battuto la Bjoergen?
“La norvegese ¨¨ fantastica, ma non c’¨¨ pi¨´ il parterre di una volta”.
L’altra norvegese Therese Johaug, sembra una Belmondo 2.0, ma ¨¨ rientrata da una squalifica doping e sta sbancando in coppa del Mondo. All’inferno?
“L’hanno trovata positiva per una pomata, diamole una chance, sono tollerante ma poco...”.
Le ragazze italiane non vincono pi¨´ perch¨¦ pensano pi¨´ al look anzich¨¦ allenarsi duramente come ai suoi tempi?
“Non ¨¨ facile, bisogna avere tanta pazienza, crederci. Io credo nei cicli. Il fondo ¨¨ cambiato, ora ci sono gare pi¨´ veloci, le ragazze si impegnano”.
Sta per arrivare una nuova Olimpiade italiana...
“Avrei voluto un bis di Torino 2006 e restano bei ricordi di quei giorni di Pragelato. Speriamo che Milano e Cortina possano fare altrettanto”.
? appassionata di motori.
“Sono tifosa matta di Marc Marquez, ho la sua bandiera a casa, io guardo anche le prove. Valentino? ? un grande con qualcosa di speciale alla sua et¨¤. E ammiro Alex Zanardi: pazzesco”.
Cosa fa adesso?
“Il carabiniere-forestale a Cuneo e ne vado orgogliosa. Sono divorziata con due figli, ho passato dieci anni duri, sono stata scaricata malamente, non sono stata rispettata. Ho sofferto”.
L’Italia di oggi ¨¨ pi¨´ cinica di quando lei sbancava sulla neve?
“Il rispetto ¨¨ ci¨° che cerco di insegnare: per il clochard, per l’anziano, il nero o il giallo. Vorrei tornare in quel mondo, ora non mi identifico tanto, non dico che ci sono pochi valori, ma quello pi¨´ importante dev’essere sempre la famiglia. Preferisco aiutare chi soffre”.
Stefano Arcobelli
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