"Dopo le vittorie di Bormio e quella a Kitzbuehel ¨¨ arrivato anche questo oro. ? davvero un anno magico". Cos¨¬ un raggiante Dominik Paris, subito dopo essere diventato campione del mondo in SuperG. "Si vedeva zero, ma sono riuscito ad arrivare comunque. Hanno fatto fatica tutti. Non ¨¨ stato per niente facile, soprattutto senza luce, ma sono riuscito a trovare forse quel giusto feeling per centrare il tempo necessario. Nella parte centrale ho sciato abbastanza bene e ho sentito che ero veloce. Ma era difficilissimo con la visibilit¨¤ cos¨¬. Ho visto la gara di Feuz, poi mi ¨¨ parso di capire che Tumler fosse uscito, sentivo qualcosa per radio. Non mi aspettavo che bastasse questa manche per vincere. Non capivo se stessi andando bene o no, ho solo provato a mollare gli sci e alla fine ¨¨ andata bene”. Non ¨¨ stato semplice aspettare al traguardo: “Ho sudato fino al numero 30, non era facile aspettare cos¨¬ tanto gli altri - ha spiegato -. Secondo me si poteva fare molto meglio, poi ¨¨ arrivata anche la luce, c’erano ancora Marsaglia, Casse, Danklmeir, ho pensato che potesse girare male, invece no”.
MONDIALI SUPERG
Sci, Mondiali di Are, Paris: “Questo ¨¨ il mio anno magico”
Il campione del mondo di superG: “Non pensavo che la mia prova bastasse, ho sudato fino al numero 30. Questo oro vale tanto”
la medaglia
¡ªPer Paris ¨¨ la seconda medaglia iridata dopo l’argento in gigante del 2013: “Il sogno delle medaglie c’¨¨ sempre, ma c’ero riuscito solo a Schladming con l’argento. Questo oro vale tanto, abbiamo cominciato bene, speriamo di continuare cos¨¬. Adesso c’¨¨ da festeggiare, poi devo ritrovare la concentrazione per sabato, perch¨¦ c’¨¨ un’altra gara molto importante (la discesa). Sono molto soddisfatto di questa giornata, non mi aspettavo di vincere, sicuramente ¨¨ un grande sogno che ¨¨ diventato realt¨¤”.
inner deluso
¡ª“Fare quarto ¨¨ come fare ventesimo. Purtroppo contano solo le medaglie ma a volte bisogna fare un quarto posto per vincere”. Lo ha detto Christof Innerhofer, ai piedi del podio nel supergigante ai Mondiali di Are, ai microfoni Rai al termine della gara. “A Val d’Isere sono arrivato quarto e poi a Garmisch ho vinto, all’inizio mi ha pesato tanto ma poi sono riuscito a reagire - ha evidenziato l’azzurro - So che possono fare meglio, a volte serve anche un quarto posto”.
Gasport
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