Il triolimpionico seguir¨¤ gli azzurri al poligono: ?Cos¨¬ mi riavvicino un po’ alla mia Italia?
Il nome, quasi nascosto, ¨¨ in calce alla struttura tecnica per la stagione 2018-19, rivoluzionata dopo la partenza di Patrick Favre e Patrick Oberegger e la nomina di Andreas Zingerle come responsabile della squadra A Elite di biathlon, affidato ancora al d.t. Fabrizio Curtaz. ?Tecnico di supporto per il tiro, a disposizione di tutte le squadre: Campriani Niccol¨°?. Eccola, la grande novit¨¤: entra nello staff il triolimpionico del tiro, l’uomo dai mille talenti e dai mille interessi che ha detto no a Tokyo 2020 dopo essersi chiesto se un altro quadriennio olimpico lo ?avrebbe migliorato come persona? e che ¨¨ stato appena assunto dal Cio a tempo indeterminato. Segue le tracce di Jean-Pierre Amat, oro ad Atlanta 1996 nella carabina 3 posizioni, ora responsabile tiro dei francesi ?cui ha passato la propria posizione al poligono?.
PARADOSSO - Campriani ¨¨ un appassionato di biathlon. In passato si ¨¨ detto affascinato dal paradosso che lo caratterizza. ?Nel tiro sei fermo — aveva dichiarato in Corea a febbraio —, senti il bisogno di muoverti, ma non puoi perch¨¦ anche il minimo movimento altererebbe il respiro, il battito cardiaco e tutto ci¨° andrebbe a influire sulla mira. Nel biathlon invece fai uno sforzo fisico pazzesco, ma poi arrivi al poligono e devi essere il pi¨´ fermo possibile. Alla fine si tratta di accettare un compromesso?. Spesso Campriani ha assistito alla tappa di coppa di Anterselva, dove Dorothea Wierer gli ha chiesto spesso consiglio. Il primo contatto con la struttura azzurra ¨¨ avvenuto per¨° ai Giochi di PyeongChang, vissuti come uomo Cio. ?L’occasione ¨¨ nata l¨¬ — racconta il toscano al telefono dalla Svizzera —. Dar¨° una mano in qualche weekend, approfittando del fatto che mi trovo nel bel mezzo delle Alpi. Piuttosto di passare la domenica a casa o sul lago di Losanna, preferisco impegnarmi cos¨¬. In pi¨´ sento il bisogno di rientrare in contatto con il mio Paese, sebbene a piccoli passi. Lavorare con gli atleti italiani mi fa bene al cuore, il passato mi suscita forti emozioni?.
TIRO - Anche se non strombazzata, la nomina di Campriani nello staff del biathlon non ¨¨ passata inosservata. Ieri non sono mancati i messaggi di chi, dal mondo del tiro a segno, lo ha criticato. ?Questa non ¨¨ una fuga dal mondo del tiro — tiene a precisare il triolimpionico —, non sento di aver scelto uno sport piuttosto di un altro. Da una parte ho bisogno di frequentare un ambiente nuovo, perch¨¦ se mi metto ad allenare un tiratore, finisce che gli strappo dalle mani la carabina e mi metto a tirare io, mentre se lavoro con i ragazzi del biathlon, dopo una frazione di skating dovrei restituire l’arma. Con il tiro a segno abbiamo una serie di progetti, con il commissario Soro mi trovo bene, il tiro ¨¨ la mia famiglia cos¨¬ come sport italiano e quello mondiale. Il mio mancato coinvolgimento ¨¨ legato solo alla compatibilit¨¤ con i miei tempi?.
Squadra Elite. Donne: Vittozzi, Wierer. Uomini: Hofer, Windisch. Squadra A. Donne: Gontier, Sanfilippo, Runggaldier. Uomini: Bormolini, Montello, Chenal, Zini.
Simone Battaggia
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