Dieci anni Doro. Era il 2010 quando quella ragazzina di talento conquist¨° i primi punti in Coppa del Mondo. Del circuito del biathlon oggi ¨¨ una diva, il volto sempre sorridente. Con quel fucile alle spalle e dal cuore tricolore disegnato, Dorothea Wierer sabato in Finlandia ricomincia la stagione a caccia della terza Coppa generale di fila, e di nuove medaglie mondiali, in Slovenia a febbraio.
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Wierer: “I miei 10 anni tutti Doro. Ora vinco pi¨´ serena”
Dorothea festeggia il decennale dei primi punti. Oggi ¨¨ la diva: “Quante pressioni”
Dorothea, quant’¨¨ cambiata? Oppure ¨¨ la stessa di dieci anni fa?
“Ricordo la mia agitazione, in questo non sono cambiata per nulla. Ma allora nessuno si aspettava niente da me, adesso invece le pressioni e le aspettative sono alte”.
Che cosa le piaceva e ancora oggi le piace di pi¨´?
“Ero pi¨´ brava al tiro, s¨¬ mi piaceva sparare. Ora ho lavorato su entrambi gli aspetti, sugli sci ho fatto gi¨¤ 700 ore e mi sono esercitata tanto di pi¨´ al poligono, e continuo a farlo, per questa stagione ma anche per quella olimpica. Voglio far bene quest’anno, che ¨¨ importante. Ma lavoro anche in prospettiva”.
Si sta avvicinando alle pi¨´ grandi della storia come Forsberg, Neuner e Makarainen: cosa pensa di avere in pi¨´ rispetto a loro?
“Il livello del biathlon ¨¨ sempre pi¨´ alto, tra avversarie, materiali e preparazione: c’¨¨ tanto pi¨´ studio, ci sono gli staff. Noi spariamo pi¨´ veloci di 10 anni fa”.
In cerca di sensazioni subito vincenti?
“Ogni stagione ¨¨ diversa. Ora non mi sento in formissima, ho bisogno di gare per entrare nel ritmo, finora non ci sono stati tanti confronti. Le piste le conosciamo ma preferisco focalizzarmi sulla forma, in Finlandia voglio riaccendermi”.
Le avversarie non mancano: dalla Eckhoff alla Vittozzi, e dal fondo ¨¨ arrivata la svedese Nilsson.
“Pi¨´ o meno siamo le stesse, non voglio darmi per favorita. La svedese? Dipender¨¤ da come sparer¨¤. La rivalit¨¤ fa parte dello sport. Sicuramente a volte crea stimoli positivi”.
Da quando ha vinto tutto, la vedono in modo diverso?
“Certe atlete hanno atteggiamenti particolari, devono farsi sentire, anche ad alta voce, vogliono essere sempre protagoniste e trasmettono tensione. Io non ho bisogno di questo, ho gi¨¤ abbastanza pressione, non amo le scenate, voglio continuare a vincere nel segno della serenit¨¤”.
Quando a casa vede le due Coppe del Mondo vinte le brillano gli occhi?
“A casa non tengo niente, una ¨¨ ad Anterselva: l’altra ¨¨ ancora nella scatola. Non mi piace guardare il passato, ma vivere il presente e il futuro. Quando smetter¨° tirer¨° fuori tutte le medaglie e far¨° una bella vetrina”.
C’¨¨ una gara, una localit¨¤ in cui cerca ancora qualcosa che non ¨¨ riuscita a fare?
“Ho vinto in tutti i format in Coppa, e poi mi sono gi¨¤ sorpresa l’anno scorso. Spero di confermarmi e non solo in una gara singola: cerco solo stabilit¨¤ e le due precedenti stagioni mi aiuteranno a gestire la fatica”.
Quanto il Covid condizioner¨¤ la stagione?
“La federazione mondiale ha deciso di applicare le norme del Paese in cui gareggiamo, faremo spesso tamponi per essere sotto controllo e, in caso di positivit¨¤, tutta la squadra dovr¨¤ fermarsi. Vincer¨¤ la Coppa chi non si ammaler¨¤. Io ho gareggiato in passato anche con la febbre, stavolta sar¨¤ impossibile. Penso sar¨¤ una stagione anomala e pi¨´ complicata per mantenere l’ambiente al sicuro. A met¨¤ strada lo capiremo”.
Il 4 dicembre la vedremo in Tv su una Kart Cross: com’¨¨ andata?
“? stato pazzesco! Adrenalina allo stato puro. Mi piacciono le macchine potenti, ¨¨ uscito il mio animo competitivo, mi sono divertita e non ho sfigurato. Ci riprover¨° a mente libera”.
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