Dove pattineranno il campione del mondo Davide Ghiotto e i colleghi di lama all’Olimpiade di Milano-Cortina del febbraio 2026? Dove sorger¨¤ l’anello da 400 metri per la pista lunga a cinque cerchi? Domani, marted¨¬ 21 marzo, con ogni probabilit¨¤, finalmente si sapr¨¤. La trentina Baselga di Pin¨¨, sede di uno dei due soli impianti italiani dedicati (all’aperto) - l’altro ¨¨ a Collalbo, in Alto Adige - localit¨¤ designata sin dal dossier della candidatura, ¨¨ uscita di scena per i costi molto elevati per ricostruire lo stadio e apportare la necessaria copertura (circa 85 milioni di euro). La corsa – al di l¨¤ del progetto di riconversione del velodromo di Spresiano, nel Trevigiano - ¨¨ ora a due, tra Milano e Torino. La prima, svanita la suggestiva opportunit¨¤ dell’Arena, perch¨¦ la federazione internazionale, troppo ancorata alle tradizioni, non concede deroghe rispetto al fatto che si debba gareggiare al coperto, punta su un padiglione della fiera di Rho, alle porte della citt¨¤. Nel 2007 gi¨¤ sede di una pista per il ciclismo. La seconda sull’Oval Lingotto che gi¨¤ ospit¨° le gare dei Giochi di Torino 2006, quelle delle imprese di Enrico Fabris.
OLIMPIADI
La pista lunga di Milano-Cortina 2026: arriva la scelta della sede
Si riunisce la cabina di regia dei Giochi invernali: la scelta tra Milano (un padiglione della Fiera di Rho) e Torino (all’Oval Lingotto). I pro e i contro
I lavori
¡ªDomani, marted¨¬ 21 marzo, sar¨¤ appunto il d-day. Alle 15.30, nella Sala Azzurra di Palazzo Chigi, si riunir¨¤ la cabina di regia per l’Olimpiade invernale 2026, costituita il 2 febbraio e della quale fanno parte tutti i soggetti istituzionali e operativi interessati. Fornir¨¤ un’indicazione determinante circa la scelta, anche se la decisione definitiva, dopo le necessarie e ulteriori verifiche con il Cio e l’Isu stessa, spetter¨¤ al consiglio di amministrazione della Fondazione, che dovr¨¤ esprimersi con una maggioranza di due terzi e l’unanimit¨¤ dei territori.
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La sfida
¡ªMilano, nell’ambito di un’edizione che si svolger¨¤ comunque su un terreno molto vasto e allargato, ha dalla sua “il diritto di prelazione” che spetta a citt¨¤ e regioni che ospitano i Giochi: Torino, in fase di candidatura, fece un chiaro passo indietro. Il capoluogo lombardo, curling a parte previsto a Cortina, con la pista lunga da affiancare all’hockey ghiaccio (tra PalaItalia ed ex PalaSharp), al pattinaggio di figura e allo short track (al Forum di Assago), diventerebbe sede di tutte le discipline del ghiaccio. Con un biglietto da visita da grande Olimpiade e i chiari vantaggi del caso: atleti e dirigenti alloggerebbero nel medesimo Villaggio in via di realizzazione, addetti ai lavori e spettatori graviterebbero in un’area concentrata. Torino, che alla fine della scorsa settimana ha a sua volta presentato un dossier di proposta ufficiale a Cio, Governo e Fondazione, rispetto al contesto sarebbe ben pi¨´ isolata – bench¨¦ si punterebbe a un servizio ad hoc dell’alta velocit¨¤ ferroviaria – ma ha una sostenibilit¨¤ economica migliore: riqualificare l’Oval Lingotto costerebbe meno (circa 5 milioni) che realizzare un impianto, seppur temporaneo con tribune per 5-6000 spettatori, all’interno della fiera di Rho (circa 20-25), dove ci sarebbero da effettuare pesanti interventi strutturali, eliminando per esempio gli attuali pilastri di sostegno della struttura e garantendo poi la necessaria qualit¨¤ del ghiaccio. In un caso e nell’altro, chi se ne far¨¤ carico? Si user¨¤ denaro pubblico?
Tempi stretti
¡ªI tempi, in tutti i casi, sono molto stretti: anche perch¨¦ non si potr¨¤ prescindere da necessari test-event, da calendarizzare non oltre il novembre 2025. Cio¨¨ tra due anni e mezzo. Dove pattineranno la Nazionale del d.t. Maurizio Marchetto e quelle in arrivo da tutto il mondo? L’ambiente internazionale, in merito a questa decisione differita, comincia a mormorare e a storcere la bocca. Non c’¨¨ un giorno da perdere.
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