Prima edizione della manifestazione organizzata dalla Gazzetta dello Sport dopo la grande Olimpiade e Paralimpiade coreana
Una notte per celebrare ori e coppe, ma anche per guardare al futuro con speranza. La prima edizione del “Gran Gal¨¤ della neve”, organizzato dalla Gazzetta dello Sport e dalla Fisi e ospitato a Milano presso la sala Buzzati, ha visto sfilare tutti i protagonisti della stagione invernale. Quelli carichi di medaglie e di gloria - a iniziare da Sofia Goggia, premiata con il Fiocco d’Oro - e quelli che si sono messi in luce nelle rispettive discipline, regalando allo sport azzurro una speranza per le prossime stagioni, magari anche per i Giochi invernali di Pechino 2022.
AMBIZIOSA —
Sofia Goggia Fiocco d’Oro, dunque, e non poteva essere altrimenti: l’oro olimpico in discesa - il primo per lo sci italiano 66 anni dopo Zeno Col¨° - e la Coppa del Mondo di specialit¨¤ sono un macigno sulla storia degli sport invernali. La bergamasca non ha nascosto le ambizioni per il futuro: “Alzare l’asticella ¨¨ normale per un processo di crescita - racconta -. Per il prossimo anno voglio innanzitutto sistemare il gigante, poi provare a vincere la Coppa di superG e confermare quella di discesa. Intanto si inizia con le coppe piccole, poi si pu¨° pensare anche a quella grande”.
Jack Bertagnolli (4 medaglie alle Paralimpiadi) e Tiziana Nasi
FIOCCHI D’ARGENTO —
Lo sci alpino ha visto anche il fiocco d’argento a Peter Fill, vincitore quest’anno della Coppa di combinata: “Ho sempre voluto essere uno sciatore completo, questo trofeo mi d¨¤ grande soddisfazione” ha raccontato il campione di Castelrotto. I fiocchi d’argento sono andati anche ai migliori di atleti di tutte le altre discipline Fisi: doppio per lo snowboard, dove a Omar Visintin - due vittorie in Coppa a livello individuale e il trofeo di cristallo a squadre vinto con Emanuel Perathoner - non poteva che essere affiancata Michela Moioli, la ragazza che ha dato alle tavole azzurre il primo oro olimpico della storia e insieme ci ha messo pure la Coppa del Mondo di cross. “Spero per¨° che non sia una stagione ineguagliabile - racconta la 22enne bergamasca -. Il prossimo anno ci sono i Mondiali, io finora ho due bronzi, spero di migliorare”. L’altra disciplina col doppio premio ¨¨ stato il biathlon, con Dominik Windisch - bronzo nella sprint e nella staffetta mista ai Giochi - e Lisa Vittozzi, esplosa quest’anno con i tre podi in Coppa oltre al podio olimpico a PyeongChang. “Forse ai Giochi mi aspettavo qualcosa in pi¨´ - ha detto la sappadina, premiata dal compaesano Piller Cottrer -, motivo in pi¨´ per mettersi a lavorare per il prossimo anno”.
Piller Cottrer e Lisa Vittozzi
SPERANZE E LEGGENDE —
Sono sfilati sul palco gli atleti di tutti gli sport Fisi: per la combinata nordica ¨¨ stato premiato Alessandro Pittin, per lo slittino Dominik Fischnaller, per il freestyle Silvia Bertagna, fresca vincitrice della Coppa di Big Air. E poi c’¨¨ stato spazio per le speranze: Patrick Baumgartner ¨¨ il futuro del bob (”Voglio ridare all’Italia i risultati che otteneva vent’anni fa con Huber” la sua ambizione), Valentina Margaglio per lo skeleton, Lara Malsiner per il salto con gli sci. Alla fine, la sorpresa: la prima edizione del Gal¨¤ ha assegnato infatti il primo Fiocco d’Oro alla carriera, a una delle leggende dello sport italiano. E a chi altro poteva andare se non a Gustavo Thoeni? Il campione di Trafoi, visibilmente emozionato e sorpreso, ¨¨ salito sul palco per ricevere il premio dal vicedirettore della Gazzetta Gianni Valenti e da Karen Putzer, bravissima a presentare con lui la serata. “Cosa avrei fatto con i materiali di Hirscher? Difficile dirlo, erano altri tempi - ha detto Thoeni -. Lui ha materiali straordinari, preparati scientificamente. Noi a volte gareggiavamo in condizioni impossibili”.
Simone Battaggia
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