"Se mi dici, andiamo ad arrampicare in montagna, io vengo, perch¨¦ no?". Gi¨¤, perch¨¦ no. Soprattutto detto da uno che si allena due ore al giorno e giura di soffrire se non pu¨° farlo. Sembra il ritratto di un mistico della fatica sportiva, invece ¨¨ un 28enne di Calvairate, Milano est, vero nome Mirko Manuele Martorana, che la fatica l’ha conosciuta facendo il lavapiatti e il cameriere, in attesa di diventare il terzo artista italiano pi¨´ ascoltato su Spotify e firmare, con Taxi Driver, l’album pi¨´ venduto del 2021 secondo Fimi/Gfk. Ma dietro Rkomi, ottavo nella prima serata di Sanremo con Insuperabile, c’¨¨ anche la gestione delle proprie emozioni imparata praticando thai boxe.
L'INTERVISTA
Rkomi, dal Calvairate ai record su Spotify: "A Sanremo ¨¨ dura senza allenamenti"
Il 28enne ¨¨ un grande appassionato di thai boxe: "Mi ha aiutato in un momento di grande confusione. Che adrenalina all'Ariston"
Come ¨¨ andata la prima serata?
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"Adrenalinica. Emozionante. Strana".
Perch¨¦ strana?
"Hai un brano, hai poco tempo per esprimerti, non ¨¨ come un concerto di un’ora e trenta in cui arrivi, parli con gli occhi, con il pubblico: qui hai pochi minuti per entrare nel flusso. Ma sento di avercela fatta".
Perch¨¦ una canzone d’amore come la tua parla pi¨´ volte di solitudine?
"La solitudine, nel testo, serve per spiegare quanto si possa arrivare alla considerazione di un amore proprio stando da soli. I grandi ‘attracchi’ nascono dall’unione di due energie. ? difficile, comunque, che io racconti qualcosa che non abbia vissuto".
Sembri sfuggire di continuo dalle etichette che catalogano un artista all’interno di un genere musicale.
"Il pubblico tende a etichettare e ci sta: vengo dal rap e dall’ascolto del cantautorato storico italiano, non ho vergogna di avvicinarmi al pop, ho cominciato a studiare pianoforte, amo l’elettronica. Non sono incasellato in un genere, posso cambiare di continuo. Il risultato ¨¨ che in studio si aprono sempre vie diverse".
"La thai boxe mi ha aiutato a 18 anni, in un momento di confusione"
Rkomi
L'altra tua via sembra portare in palestra.
"Mi sono avvicinato alla thai boxe a 18 anni, in un momento di confusione, attirato dall’aspetto psicologico e spirituale dello sport e della cultura thailandese in generale. La thai insegna il controllo della forza e della violenza, del proprio corpo e delle proprie energie ma anche a vivere il presente. Qualsiasi sport, in realt¨¤, lo fa. Mi piace tantissimo l’idea dell’affanno".
In che senso, l’affanno?
"E’ una ricerca di adrenalina e di pulizia mentale al tempo stesso. E’ un modo per affrontare le cose con una grinta molto pi¨´ consapevole della tua capacit¨¤ di resistenza e delle tue risorse. Infatti patisco di non potermi allenare, qui a Sanremo".
Hai aperto, con alcuni amici, una palestra sociale a Milano, la Sit Hanuman Sport e Cultura: che cosa fate?
"Corsi di thai, yoga, tai chi, boxe femminile. ? un percorso iniziato da un annetto: non pensavamo che le cose andassero cos¨¬ bene, il posto ¨¨ pi¨´ piccolo del necessario. Ce ne occupiamo in cinque. L’obiettivo ¨¨ far pagare l’iscrizione in base al reddito, per dare un punto di riferimento ai giovani in zona: i costi sono accessibili, l’idea non ¨¨ diventare ricchi ma stare insieme".
Lo scopo ¨¨ dare una mano al quartiere?
"Dipende da chi vuole farsi dare una mano. Io avrei avuto bisogno di una mano di questo tipo. Per quanto mi riguarda, crescere in una zona come Calvairate mi ha dato una marcia in pi¨´".
Perch¨¦?
"Per le mancanze. Per il senso di famiglia”.
Sanremo ¨¨ una gara, alla fine? Contano le medaglie?
"No, ¨¨ un modo per farmi conoscere e mettermi alla prova".
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