Italia, caccia alla World League
Anastasi ci prova 10 anni dopo

Da domani a Cordoba la Final Six: gli azzurri hanno trionfato per l'ultima volta nel 2000. Con l'attuale c.t. in panchina il successo del 1999, sempre in Argentina. Nel girone Russia e Cuba, serve una vittoria per la semifinale

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CORDOBA (Argentina), 20 luglio 2010 - Finalmente ci risiamo, tutto e solo per merito nostro. Senza wild card, senza privilegi da organizzatori. Questa volta le finali di World League l’Italia se le è conquistate con le sue forze, vincendo il girone con Serbia, Francia e Cina. Non ci succedeva dal 2003. Quindi, alla buonora, attorno alla squadra di Anastasi c’è buonumore, c’è allegria in vista di un torneo che sarà duro, che comincia domani con la Russia e prosegue venerdì con la giovane Cuba. Bisogna vincerne almeno una per andare alla semifinale di sabato.

Il c.t. Andrea Anastasi con Valerio Vermiglio. Fivb

COINCIDENZE — Si gioca a Cordoba, in Argentina, come già nel 1999, allora a Mar del Plata, occasione in cui vinse proprio l’Italia, allora come oggi guidata in panchina da Andrea Anastasi. Un successo bissato l’anno successivo in Olanda. Il problema è che da quel momento in poi sono cominciati 10 anni di magra assoluta, senza più successi (nel 2004 l’ultima finale, persa con il Brasile). Nell’altro girone, oltre all’Argentina padrona di casa, c’è il Brasile che proprio come l’Italia la World League l’ha vinta otto volte e che quindi cercherà di sopravanzarci nell’albo d’oro. E poi c’è la Serbia, qualificata in qualità di migliore delle quattro seconde, a discapito degli Stati Uniti campioni olimpici e della Bulgaria di Silvano Prandi.

GIGANTI RUSSI — Così domani si comincia dalla Russia di Daniele Bagnoli e Roberto Piazza (anche se ufficialmente il secondo è Yaroslav Antonov). Stando alle partite decisive vinte con la Finlandia di Berruto (più indicative delle ultime 2 negli Usa a risultato acquisito) la diagonale regista opposto sarà Grankin-Mikhaylov, novità possibili in banda, dove si è riciclato l’ex opposto Khtey, probabilmente col neo-modenese Berezhko, anche se nelle ultime ha giocato spesso Krasikov (con lui l’altezza media del sestetto è di 205 cm!), al centro torreggiano Muserskiy (215 cm) e il neo-cuneese Volkov (210).

ASSE VERMIGLIO-FEI — Anastasi nelle gare che hanno deciso il girone in Serbia ha puntato su Vermiglio-Fei (l’opposto azzurro è stato miglior attaccante di palla alta della prima fase, comprendendo tutti i gironi), con Parodi e l’uomo d’ordine Cernic in banda, Mastrangelo e Birarelli al centro e il giovane Marra libero. Ma si vedrà. Completano il gruppo il secondo regista Travica, il secondo opposto Lasko, i martelli Savani e Maruotti, i centrali Sala e Buti e il secondo libero Manià.