L'Italia cambia, la mischia no
Ecco il XV per il Sudafrica

L'annuncio del c.t. Mallett: a Udine mediana inedita con Gower e Picone, Favaro al posto di Mauro Bergamasco. Per Sgarbi primo cap da centro. Ongaro tallonatore con Perugini e Castrogiovanni

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UDINE, 19 novembre 2009 - Un migliaio di persone hanno assistito questa mattina all'ultimo allenamento degli azzurri allo stadio Omero Tognon di Fontanafredda, salutando con calore gli azzurri prima della partenza dal ritiro di Sacile per Udine, dove sabato si giocherà il test match contro il Sudafrica. Tra il pubblico anche 500 studenti in rappresentanza delle scuole del Friuli occidentale, che alla fine dell'allenamento hanno assediato i giocatori per foto ed autografi. Tra i più "invocati" dalle ragazzine, come al solito, Mirco Bergamasco, oltre ovviamente all'idolo di casa, il friulano Alessandro Zanni.

LA PARTITA — E dopo l'annuncio del XV azzurro da parte del team manager Carlo Checchinato, sguardo rivolto alla partita da parte dei giocatori. "Due anni fa in tour fu la mia prima volta contro gli Springboks, affrontarli rappresenta ovviamente qualcosa di speciale e diverso", ammette Carlo Del Fava, ventottenne seconda linea azzurra nata in Sudafrica (a Umtata). "Loro vengono da tre sconfitte, vorranno fare una bella partita, iniziare subito forte ed imporre il loro grande impatto fisico. Avranno addosso molta pressione, è vero, ma dipende da come entrano in campo, possono anche trasformarla in carica positiva e allora per noi sarebbe più difficile. Invece se siamo noi a metterli sotto pressione, può cambiare qualcosa. Noi dovremo lavorare con pazienza e disciplina".

la touche — Contro la temibilissima touche sudafricana, per Del Fava e i suoi compagni nei blocchi di salto sarà fondamentale nelle rimesse l'intesa con il tallonatore Fabio Ongaro. "Sarà molto più complicato che contro la Nuova Zelanda la scorsa settimana, quella degli Springboks - spiega Ongaro - è la miglior touche del mondo per organizzazione, sarò e saremo sotto pressione, ma abbiamo lavorato bene e cercheremo di fare il meglio possibile". Per la prima volta dall'inizio della partita, il 32enne veneziano avrà a che fare con una seconda linea composta da Quintin Geldenhuys e dallo stesso Del Fava, dopo avere per anni fatto reparto con Marco Bortolami e Santiago Dellapé. "Si tratta di giocatori diversi e modi diversi di giocare, si deve solo lavorare per trovare il giusto feeling e il timing perfetto tra lancio e salto. Del Fava e Geldenhuys sono buonissimi saltatori e abbiamo lavorato bene, penso porteremo in campo i frutti del lavoro svolto".

SQUADRA DA BATTERE — Ongaro ricorda che gli azzurri sono reduci "da una grande partita" contro gli All Blacks, ma ricorda anche ai compagni che "occorre restare con i piedi per terra". Perché quando si affrontano gli Springboks c'é poco da scherzare. "Sono i campioni del mondo e contro di noi schiereranno i migliori, che martedi hanno riposato nel match contro i Saracens. Perché devono rispondere alle sconfitte con una bella partita e per guadagnarsi il posto in vista del loro ultimo test-match del tour, contro il Galles, i campioni del Sei Nazioni".

PROGRAMMA — La Nazionale italiana ha lasciato Sacile subito dopo il pranzo, arriverà ad Udine nel primo pomeriggio e domani mattina sarà al Friuli per il Captain's Run.

Ecco il XV di Mallett: McLean; Pratichetti, Sgarbi, Garcia, Mi. Bergamasco; Gower; Picone, Parisse, Zanni, Favaro; Geldenhuys, Del Fava, Castrogiovanni, Ongaro, Perugini. In panchina; Ghiraldini; Rouyet, Pavanello, Sole, Ma. Bergamasco, Tebaldi, Canale.