Mallett studia le novità
Dentro Masi e Bortolami

Il c.t. potrebbe ritoccare il XV azzurro per la gara di sabato al Flaminio contro l'Inghilterra. Ad uscire sarà Robertson, autore dell'unica meta italiana con l'Irlanda: "Masi è il più forte trequarti che abbiamo, è giusto che giochi"

ROMA, 9 febbraio 2010 - Potrebbero essere Marco Bortolami ed Andrea Masi le due novità che il c.t. della nazionale italiana di rugby Nick Mallett ha in mente per il XV con il quale andare a sfidare sabato (ore 15.30) l'Inghilterra al Flaminio nella seconda giornata del Sei Nazioni. Dall'allenamento di questa mattina si è potuta infatti scorgere la presenza dei due dal lato dei possibili titolari, il primo in seconda linea (al posto di Carlo Del Fava) e il secondo all'ala (al posto di Kaine Robertson).

: La meta di Robertson con l'Irlanda. Ansa

centro all'ala — E proprio il neozelandese, autore della meta azzurra sabato scorso a Dublino nel match perso contro l'Irlanda, non esclude questa ipotesi di formazione. "Masi è un centro, ma è il più forte trequarti che abbiamo, è potente ed ha visione di gioco, da qualche parte deve giocare, mi sembra giusto", dice Robertson. "Contro l'Irlanda, a parte qualche calcio recuperato, mi sono arrivati zero palloni, a questo livello giocare al largo è molto difficile. Ma non è che le altre squadre facciano molto meglio. Due errori individuali ci sono costati le due mete subite, poi il secondo tempo è stato positivo, si è chiuso con un parziale di 3-6". Ma contro l'Inghilterra si dovrà fare meglio: "Innanzi tutto - dice Robertson - dobbiamo concedere meno falli, l'Irlanda con Ronan O'Gara ha segnato 15 punti al piede, sono tanti. Se ne concediamo di meno, ce la possiamo giocare".

L'ESORDIENTE — A Dublino c'è stato l'esordio di Ricky Bocchino, ventunenne apertura viterbese del Rovigo, che per 8' ha rimpiazzato l'infortunato Craig Gower. "Nel momento in cui sono entrato ho sentito l'emozione, ma subito dopo il contesto scompare, devi solo pensare a fare bene il compito che ti è stato assegnato", spiega Bocchino. "L'Inghilterra? innanzi tutto spero di restare nel gruppo dei 24, poi di entrare nei 22 per la partita". E poi magari mettere assieme qualche minuto in quello che fino allo scorso anno è stato il suo stadio: "Al Flaminio sono legato da tanti ricordi con la Capitolina". Di fronte potrebbe ritrovarsi Jonny Wilkinson. "Quando lo vedi - confessa Bocchino - ti rendi conto di quanta applicazione serva per arrivare a certi livelli: è un esempio per tutti". Domani per gli azzurri nuovo allenamento al mattino, poi sarà resa nota la lista dei sei giocatori "restituiti" alla Nazionale A. Venerdì l'annuncio della formazione.

Roberto Parretta© RIPRODUZIONE RISERVATA